sabato 29 ottobre 2016

L'arte del portare

E' giunto il momento di affrontare l'argomento "fascia"...uno strumento illustratomi ormai più di ormai 4 anni fa dalla mia amica E, la mia guru mammesca!!
Innanzitutto perchè "portare i bambini"?e perchè soprattutto portarli in fascia?
La prima risposta che mi viene da dire perchè è assolutamente comodo: hai le mani libere che è la condizione fondamentale soprattutto perchè quando vado in giro ho un altro esserino di 4 anni da dover tenere sott'occhio e se avessi sempre l'inghippo del passeggino, ciao!
Per esempio, ieri all'uscita da scuola del Castorino, lui era in bicicletta e per arrivare a casa dobbiamo oltrepassare un ingresso della metropolitana che ha solo scale...vi immaginate: trasporta su il passeggino, torna giù trasporta su la bici...no no...con la fascia mani libere e via!
In secondo luogo perchè la fascia ha la capacità di tenere il bimbo ben aderente al corpo di mamma o papà e non si ha la sensazione di sbilanciamento e soprattutto perchè rispetta la posizione del piccolo e la sua curvatura della schiena.
La seconda risposta è perchè, sicuramente, risponde a tutti i bisogni del bimbo.
La fascia ricrea l'ambiente dell'utero materno: un luogo protetto, dove i rumori sono attutiti e dove il piccolo sente il cuore di mamma e papà e dove il dondolio della camminata lo tranquillizza e al 90% delle volte lo fa addormentare...Datterino per esempio fa lunghe dormite che superano la mezz'ora solo in fascia...e sembrerà banale ma proprio il fatto di stare così a contatto con i genitori favorirà in futuro un maggior senso di indipendenza ed adeguatezza nei confronti del mondo esterno perchè il passaggio a questo mondo è avvenuto in maniera graduale.
La terza e ultima risposta è perchè portare il bimbo in fascia rafforza e tranquillizza il genitore: è davvero provato che il bimbo in fascia piange meno, e questo, lasciatemelo dire, è davvero un toccasana!!In più favorisce la libertà di movimento di chi porta senza impedire di fare qualcos'altro nello stesso momento!
In commercio ce ne sono di diversi tipi:
-fasce che derivano dall'area asiatica (mei tai ad esempio)
-fasce elastiche, rigide, con anelli...
-marsupi ergonomici
Per la mia piccola esperienza posso solo parlarvi della fascia cosiddetta "elastica" e della mei tai.
Per il primo tipo ho utilizzato la MobyWrap che è una fascia elastica lunga, bellissimo regalo ricevuto dalle mie colleghe di lavoro per la nascita di Castorino. Sicuramente se la si usa per lungo tempo da un buon comfort a chi porta, devo ammettere, però, che non è molto pratica nell'atto di toglierla e metterla. Dal mio punto di vista è un pò faticoso anche perchè ci sono tante posizioni da sfruttare ma io non sono brava a memorizzare i passaggi come la mia guru...e per me apprendere anche solo la posizione base ha richiesto fatica e andavo in giro con le foto e mi sentivo sempre una scema perchè non mi entravano in testa i passaggi fino a quando non mi sono informata e ho trovato la MHUG che è una mei tai e mi ha cambiato la vita!
Con questo tipo di fascia ci sono solo tre tipi di posizione possibile: Ranocchio (a partire dalla nascita), Canguro (quando il bimbo in braccio spontaneamente inizia a tenere le gambine aperte) e la posizione Zaino (quando inizia a stare seduto in autonomia), si inzia ad utilizzare dalla nascita fino ai 18 chili, che non è poco!Si indossa davvero in pochissime mosse e senza dover imparare l'impossibile!Insomma è a prova di smemorate come la sottoscritta!Questo qui sotto è il video della posizione che sto utilizzando adesso.


Come vedete basta davvero pochissimo!
I portabebè di questa azienda sono stati ideati con l'aiuto di medici ed ostetriche e facendo parte della seconda categoria non posso che farmi portavoce anche io!E la cosa che più mi ha colpito è che l'azienda MHUG ha attivato un progetto con la Terapia Intensiva Neonatale di Moncalieri a Torino creando una fascia apposta per i nati prematuri per prolungare gli effetti benefici della marsupioterapia...trovo che sia meraviglioso!
E' prodotta 100% in Italia ed è davvero esteticamente molto bella!
E da ultimo la fondatrice di MHUG è Licia Negri autrice di "Lasciati abbracciare" , libro guida sul babywearing che consiglio a tutti di leggere perchè oltre ad avere una parte interessante sugli studi fatti sui benefici del portare i propri bambini è ricco di testimonianze molto vere e anche commoventi di genitori "portatori" ed è un ottimo manuale sulla pratica e i metodi del portare in fascia.
Vi lascio dicendovi solo che oggi mio marito mi ha commossa dicendomi, mentre si toglieva la fascia: "ma quanto è bello portarsi il bimbo qui dentro?è il modo più bello per coccolarlo"
Buonanotte!

mercoledì 19 ottobre 2016

Il viaggio #disagio


All'imbarco

Esattamente una settimana fa c'è stato il battesimo del volo (ho scoperto che si chiama così)del secondogenito!Siamo stati in trasferta a Colonia a trovare la mia sorella più grande che vive li stabilmente da tre anni ormai, e dato che le nipoti erano a casa da scuola per le vacanze d'autunno ne abbiamo approfittato per farci una scorpacciata di famiglia!
Quello che non sapete è che ho affrontato il volo d'andata da sola e mi è sembrato di scalare l'Everest!
Ma analizziamo per punti:
1) la sveglia: il volo era prestissimo (7 e qualcosa) e dovevamo imbarcare una valigia perchè con un neonato appresso è improponibile un bagaglio a mano e stop...quindi la levataccia è stata all'alba, tipo alle 4.30!E non è stata dura per noi grandi, o almeno per me, mio marito è uno zombie fino alle dieci di mattina anche se ci alziamo alle sette, quanto per i due pargoli!Specie per il più grande!si è svegliato in realtà alla svelta, in più era andato a nanna già bello vestito e pronto per la mattina. Ma il suo malumore, che lo contraddistingue appena sveglio, non è tardato ad arrivare..in macchina già iniziava ad essere "molesto", come dico io, e già dentro di me dicevo "povera me!confido nel secondo!"
2) la valigia da imbarcare e il suo peso: ovviamente abbiamo dovuto togliere qualcosa dal bagaglio, anche se avevamo fatto le prove la sera prima con la bilancia di casa...mai più!
3) le mie lacrime facili: gli aeroporti mi fanno questo effetto, che vi devo dire?in più i pensieri di catastrofi e morte sono sempre lì sul mio coppino quando devo affrontare un viaggio in aereo e in più con la prole appresso...già mi vedevo i titoli del tg!Dulcis in fundo dovevo affrontare "il saluto a mio marito"...non potete capire!Una deficiente in lacrime con un neonato in fascia (fighissima ve ne parlerò in un altro post)uno troppo grande ormai ma che ostinatamente ha voluto salire sul passeggino del fratello,uno zaino, una borsa a tracolla e un'altra borsa da portare...ero davvero il ritratto del disagio!
4)il controllo prima degli imbarchi: in Italia, si sa, chiudono sempre un occhio, forse anche troppo, al contrario della Germania dove, se potevano, ci avrebbero controllato anche non dico dove...comunque la scena è stata la seguente: io con bambino num 2 in fascia togli giubbotto sciarpa etc e metti nella cassettina, convinci il figlio num 2 in preda già alla stanchezza cosmica di scendere dal passeggino, togliere la giacca, mettere nella vaschetta il suo orsacchiotto preferito in assoluto e farlo passare nella "galleria buia"..."non voglio mamma povero Pooh, non voglio farlo entrare li dentro!", cerca di chiudere il passeggino e mettilo sul cazzo di nastro, convinci il Castorino a passare al di là della porta del controllore, passa anche tu e riprendi tutto quanto, riapri il passeggino etc etc etc...ero già da buttare sotto la doccia!
C'è stato un attimo di tregua mentre aspettavamo che aprissero l'imbarco: il Castorino è andato in fissa a vedere gli aerei parcheggiati, Datterino dormiva beato nella fascia (almeno lui, dai!ci deve essere almeno una cosa positiva, no?)e io ho tirato il fiato un secondo!
5)la faccia di disprezzo dell'hostess all'imbarco: ed eccomi ancora con quegli occhi addosso..quegli occhi che dicono "poveretta, chi te l'ha fatto fare, amore?guarda me: giovane, bella, truccata e imparruccata alla perfezione...tu, tesoro mio, sei un disastro già alle sette di mattina!" e mentre il mio cervello dava il via a questi pensieri alla Ally McBeal...avete presente?avrei tirato fuori una clava e gliel'avrei tirata in testa...Lei mi guarda con il sorrisetto e mi dice "ah qui in fondo ci sono le scale..." ci mancava che mi dicesse "auguri" e aveva raggiunto l'apice della stronzaggine...io rispondo con un mesto "ok" e mi incammino...verso il patibolo!
Ma..c'è sempre un ma...la Provvidenza di cui tanto abbiamo parlato al Liceo esiste davvero!!!E una pia donna, probabilmente rivedendosi nei miei panni mi ha detto: "non ce la puoi fare da sola, ti aiutiamo noi!"e così sollevata dal peso di una borsa e del passeggino riusciamo a raggiungere le scalette dell'aereo!!Yeahhhh!!salti di gioia ed applausi!
6)il viaggio in aereo: per fortuna Datterino è stato come non averlo, tolto dalla fascia ha continuato a dormire beatamente per tutto il volo, cosa che avrei fatto volentieri anche io ma Castorino era sovraeccitato ed era un continuo: "Mamma cosa fai chiudi gli occhi?no no devi tenerli aperti!Guarda le nuvole, guarda il sole, guarda le montagne..."devo dire che è passato anche velocemente!
7)lo sbarco: una volta atterrati, ovviamente, il secondogenito si è svegliato, non poteva dormire tutto il tempo certo, però se tardava anche solo due minuti...pazienza..richiedeva la tetta e così ho fatto e non so come in pochissimo tempo ho rivestito entrambi i bambini, rimesso il piccolo nella fascia, convinto il primo a camminare lungo il corridoio dell'aereo e scendere quelle maledette scale...eravamo gli ultimi, per carità, ancora un pò facevamo le pulizie sull'aereo, ma comunque siamo riusciti!Siamo riusciti a recuperare bagaglio e passeggino e quando ho visto fuori mia sorella ho tirato un sospiro di sollievo e mi sembrava di essere arrivata in Paradiso!!
Dopo questo viaggio mi sento più forte e tutta la mia stima va  a due delle mie più care amiche che affrontano tutto questo spessissimo!!!una delle due attraversando mezzo mondo da sola con un bimbo in aereo!!!Tanta tanta stima e rispetto, sorelle!!!

martedì 4 ottobre 2016

MammaFit


Da questa gravidanza sto cercando di trarre tutte le gioie possibili che, forse, nella prima, per non so quali assurde convinzioni, ho cercato a volte di tarpare...e devo ancora capire perchè...comunque dicevo gioie della gravidanza e del post gravidanza, come nel caso di questo post.
Grazie ad una mia carissima amica, F., sono venuta a conoscenza di MammaFit!
MammaFit è un programma di allenamento ideato da due donne esperte nel campo del fitness che hanno creato questa associazione: in pratica un'ora di esercizi ideati ad hoc per le neomamme ma in compagnia dei loro bimbi in un parco, e il passeggino, per una volta, non diventa più d'impiccio ma un ausilio per gli esercizi!
L'iscrizione ti permette di frequentare due volte alla settimana nel parco più vicino a casa tua e comprende nel costo una maglietta con logo e l'elastico per gli esercizi, io ho iniziato a fine settembre e posso frequentare fino alla metà di dicembre.
Che dire?una bellissima esperienza fino ad ora, siamo un bel gruppetto di mamme e ci si trova nel parco di Cernusco sul Naviglio, la nostra istruttrice (come tutti gli istruttori dell'associazione) è formatissima e davvero in gamba!Sfrutta tutto il tempo a disposizione, è molto competente e sa proprio stare con le mamme!Devo dire che sono soddisfatta: è una bella occasione per fare del movimento all'aria aperta, che non fa male di certo, soprattutto per aiutarmi a perdere gli ultimi 2/3 kg che fanno fatica un pò ad andarsene, sto con il mio bambino e, come ha spiegato L. il primo giorno, sto alle sue esigenze come sempre: se ha fame mi fermo senza problemi e gli do da mangiare, senza nessun problema e si sta insieme ad altre ragazze...un buon modo per scambiarsi opinioni e pareri!
Lo consiglio a tutte le mamme!
Datterino mi sembra assolutamente contento e sereno (te credo, scarrozzato all'aria aperta per un'ora) e ieri ha avuto anche un incontro ravvicinato con terra e prato!!Finita la lezione sono rimasta un attimo al sole con le altre mamme a mangiarmi la mia merenda e lo avevo lasciato al centro del tappetino che si usa per gli esercizi finali a pancia in giù, la posizione preferita del momento...beh, non ho fatto a tempo a sbucciare la banana che lui aveva iniziato a ficcarsi a piene mani erba e terra in bocca!!Come si dice?Ciò che non uccide...fortifica!