mercoledì 28 novembre 2018

It' s the most wonderful time of the year

Il caos creativo di ieri sera

E' così inizia il periodo che amo di più dell'anno e quest'anno mi sembra, non so se anche per voi, che l'atmosfera del Natale sia già viva intorno a noi!!!Quello che amo di più quest'anno è che sono molto più spensierata dello scorso anno e che sto trasmettendo questa grande passione ai miei due pargoli!
Il Castorino, che di "ino" ormai ha poco, è mosso da un trasporto inaudito nei confronti del Natale, continua a ripetermi che è la sua festa preferita, persino più del suo compleanno ed io non posso che esserne entusiasta!
Cavalcando quest'onda ho già fatto il "cambio armadio" dei piatti, bicchieri, tazze e tovaglie di Natale e nel weekend ho fatto felici i ragazzi addobbando con loro casa!
E così abbiamo lucine di Natale sulla scala, Babbi Natale sparsi per casa e palle di vetro con neve su ogni davanzale...ovviamente niente albero nè Presepe perchè mio marito ci tiene a rispettare le tradizioni milanesi...ma il 7 dicembre arriva in fretta!
Ma ciò che mi rende più felice è realizzare il Calendario dell'Avvento!
Non pensiate che mi metta a fare chissà che cose esorbitanti: il tempo scarseggia anche per me!Però mi piace che abbia un pò di senso e che comunque i bambini abbiano un dolce ricordo e che vivano questo mese magico con delle piccole sorprese.
Abbiamo un grande Babbo Natale che posizioniamo alla porta d'ingresso.
Questo babbo Natale ha cucite addosso 24 calze di Natale e all'interno del quale per la maggior parte dei giorni i bambini troveranno cioccolatini Kinder che adorano, ma per sei giorni non consecutivi ma a caso abbiamo lasciato una piccola pergamena (scritta in stampatello così che il grande possa leggere in autonomia) con un piccolo indovinello che li porterà al luogo in cui il regalo del giorno è nascosto.
Abbiamo scelto questi regali: 
due carillon con musiche natalizie di Tiger, due libri in lingua inglese acquistati in una fantastica libreria di Lancaster quando sono stata a trovare mia sorella, 2 matite, il libro di Coco cartone animato  Disney che entrambi adorano, un libro a tema natalizio "Il piccolo Abete"di Delia Huddy che se non possedete vi consiglio caldamente di recuperare al più presto perchè oltre alla storia molto bella ha dei disegni fantastici e dulcis in fundo la mega raccolta delle storie del Gruffalò!
I bigliettini della caccia al tesoro li ho abbelliti con adesivi di Natale e scotch a tema!
Come potete vedere mi esalto con poco ma che ci posso fare?Lo spirito del Natale è con me e mi emoziono ancora come una bambina...vi auguro di iniziare al meglio questo periodo con gli occhi pieni di stupore come quelli dei bambini...-2 giorni a Dicembre! 

mercoledì 19 settembre 2018

Il primo giorno di scuola

seduto al suo banco!
Ed eccolo è arrivato, il giorno innominabile per tutta la durata dell'estate, eccolo li inevitabile e pieno di attese ed incertezze: il primo giorno della scuola primaria del Castorino.
In realtà le sue certezze le ha portate subito: da famiglia disagiata che si rispetti mio figlio non aveva il suo vero zaino il primo giorno, Amazon ha fallito e tardato la sua consegna, così abbiamo optato per lo zainetto dell'estate, quello che ha accompagnato Castorino nei vari spostamenti vacanzieri...peccato che non ci stavano tutti i quaderni e alcuni li abbiamo dovuti portare a mano!!
Ma questo non ci ha per nulla scoraggiato e siamo partiti per i 500 metri di strada che ci separano dall'Edificio.
Il figlio numero 1 era agitato, dopo non aver nemmeno toccato cibo a colazione, camminava taciturno, con la manina sudaticcia che stringeva la mia...chissà che gli passava per la testa...mi ha solo detto "Mamma sono preoccupato" e mentre cercavo di tranquillizzarlo pensavo: anche noi adulti abbiamo paura dell'ignoto, di ciò che non è conosciuto, del cambiamento, quindi, non ci raccontiamo balle!E' normale che fosse così agitato!Io non riesco a dormire bene il giorno prima di rientrare al lavoro dopo le ferie, figuriamoci se dovessi rientrare dopo le ferie in un posto di lavoro nuovo!
L'ingresso delle prime è stato posticipato rispetto alle altre classi per poter offrire ai bambini il tempo giusto per essere accolti adeguatamente.
Nel salone principale, infatti, i bambini del quinto anno (che sembravano già del liceo tipo agli occhi di mio figlio) hanno accolto le matricole con frasi di incoraggiamento e auguri per l'inizio del nuovo percorso!E' stato un momento dolce e ovviamente...ho pianto!L'apice della commozione l'ho raggiunto quando le insegnanti hanno suddiviso i bimbi per classe chiamandoli uno ad uno.
Che vi devo dire?vedere li in quel salone grande grande Lui, il mio grandone che per me è sempre un cucciolino di uomo mi ha fatto un'impressione assurda!E mi ha spaccato il cuore!Di gioia eh!
Ma ho dovuto rimandare indietro le lecrime il più velocemente possibile perchè alle mie si aggiungevano le sue: già perchè il distacco non è mai stato il migliore amico di Castorino, e mi aspettavo anche questo.
Ma quando ha capito che in classe, per almeno un pochino, ci saremmo rimasti anche io e il suo papà si è tranquillizzato ed insieme abbiamo realizzato l'attività che l'insegnante ci ha proposto.
Dopo un'oretta è arrivato il momento dei saluti ed era davvero sereno e  con la sua manina ci salutava, lì, quasi arrampicandosi nel suo banco enorme!
All'uscita era davvero esaltato!Probabilmente ha capito che è una cosa totalmente diversa dalla scuola dell'infanzia, che può imparare molte cose e curioso come è lui!
La cosa che più mi ha emozionato però è accaduta alla sera, durante il nostro "momento confidenze"prima di addormentarsi, quando gli chiedo quali sono state le cose più belle della giornata e quelle più tristi...
Io:"L. qual'è stata la cosa più bella di oggi allora?"
Castorino: "Andare a scuola!!"
Io: "ahhhh bene!Son contenta!e quella più triste?"
C.:"Bhe ad un certo punto mamma ero triste mi mancavi tu e il papà e allora dalla mia tasca ho tirato fuori i tuoi bigliettini (al mattino in tasca ho lasciato due biglietti con scritto "un bacio dalla mamma" e uno con scritto "un bacio dal papà", come scaccia malinconia e per fargli sentire che ci siamo...sempre!)ho letto un bacio dalla mamma e un bacio dal papà e mi è passato tutto!Ora però li ho messi nell'astuccio così siete sempre con me!"
Ed ecco che in silenzio le lacrime hanno iniziato a scendere e scendono anche adesso che scrivo, non posso esprimervi ciò che provo!Come ha detto un'amica le emozioni di pancia sono irrefrenabili ed anche in parte indescrivilbili!Sono un misto di gioia, tristezza, malinconia per il tempo che passa inevitabile e che mi stacca sempre più da lui, vederlo stamattina, per esempio, entrare a scuola con una sua compagna con sto zaino più grande di lui (ora ha quello giusto!!), con ste gambette secche, ma sicuro di se e sorridente...non ha prezzo davvero!Mi ha riempito il cuore di gratitudine!
Vedremo cosa ci riserverà questo anno scolastico!

lunedì 10 settembre 2018

I ricordi sbiaditi dell'estate

Ci pensavo oggi mentre facevo un giro in bici lungo il Naviglio con il piccolo di casa a questa frase detta da un'amica ieri: ci vogliono esattamente due settimane per riprendersi dal rientro dalle vacanze!Ed è proprio così: se vi dico che un'ora prima di andare al lavoro quel lontano 27 agosto, piangevo?come una pazza!come quando dopo le vacanze in seconda liceo mi mancavano due libri di storia da leggere e sintetizzare e mi immaginavo già la faccia della prof al mio "ehmmm non sono riuscita proprio a finirli tutti tutti..."piangevo come una pazza!
Il rientro è così, è un disturbo post traumatico, è un tuffo in una realtà che non vorresti vivere...specialmente quando hai vissuto due settimane davvero intense e belle sotto ogni aspetto.
Ma partiamo con ordine: la formazione è sempre quella noi 4 disagiati a cui si aggiungono altri 4 disagiati: i nostri amici con i loro pargoli di età uguali ai nostri.
Abbiamo trascorso la prima settimana insieme facendo i finti radical chic in Costa Azzurra.
Elementi degni di nota: l'ora di paracadutismo sull'acqua dei mariti, la gita in barca per far felici i bambini ma che ha fatto star male tutti compresi i bambini, i pasti davvero maialosi a base di baguette e cetrioli in vaschetta Bonduelle che a dirla cosi fa senso ma vi assicuro che creavano dipendenza, il notare che in Francia nessuno (solo maschi) si fa problemi a fare i propri bisogni ad ogni angolo di strada, i fuochi d'artificio di Ferragosto che manco a Capodanno a Cologno Monzese, le corse per prendere qualunque mezzo dall'autobus al treno per non perderli, e poi...Antibes!
Antibes

Ad Antibes e tra i suoi vicoli è rimasto un pezzo del mio cuore e della mia amica F., il giovedi ci siamo prese il pomeriggio per goderci sole io e lei questa cittadina e non potevamo fare di meglio!
Uno dei pomeriggi più belli della vacanza: mi sono sentita una piccola francesina libera e spensierata.
Se passate di li perdetevi davvero tra le vie del centro storico, gustatevi un cupcake gusto citron meringuèe da choopys , comprate macaron, perdetevi nei panorami che quel meraviglioso posto sa regalare, fate divertire i vostri bimbi su una giostra d'altri tempi e camminate all'imbrunire lungo le vie del porto.
uno dei cupcake più buoni che abbia mai mangiato!!

I bambini durante questa settimana hanno trovato i loro ritmi e i loro equilibri: ovvio dire che i grandi era come non averli, il Castorino ed E. sono rodati, si conoscono da quando erano nelle pancione delle mamme e secondo me il segreto è proprio quello di essere un maschio e una femmina.Ovvio, ogni tanto erano "litigati"per dirlo alla loro maniera da super giovani, ma chi non litiga?
I piccoli sono in un'età faticosa, fatta di capricci e continue ripicche, diciamo che in questa settimana si sono studiati un pò di più!La regola è stata sempre quella però: in malora le regole...almeno per le vacanze!
Dopo un distacco di un paio di giorni ci siamo ritrovati in alta quota: Livigno ha fatto da sfondo per la seconda settimana, e diciamolo, scappare dalla caldazza di Milano male non ci ha fatto, anzi!
Come ha detto il nostro amico A. le vacanze in montagna sono state vissute in maniera più completa forse e più totalizzante e ciò che ha colpito me e gli atri tre adulti è stato quanto hanno camminato i due più grandi, senza mai lamentarsi e senza mai lagnarsi anche sotto l'acqua che a volte ci ha raggiunto.Con i loro bastoni se ne andavano facendo i capofila, guardando il panorama, perdendosi tra le pozzanghere...una meraviglia!
asinelli in alta quota

La montagna è fatica, ma anche splendore e panorama per gli occhi, è l'esempio cristallino che lo sforzo e la fatica vengono ripagati sempre e siamo contenti di aver trasmesso questa passione anche ai nostri amici.
Ovvio che stare anche in un albergo che offre tutti i comfort e che fa sentire coccolata te e e la tua famiglia aiuta, così come  i pomeriggi di pioggia hanno regalato gioie: la piscina al coperto è una benedizione, così come stare avvolti nel piumone bianco mentre fuori piove e Datterino dorme, i pizzoccheri e gli sciatt dovrebbero diventare patrimonio dell'umanità, stare a tavola in albergo con 4 bambini che non si alzano per un'ora e mezza è un traguardo così come vedere che erano gli unici(e di bambini l'albergo era pieno)a distrarsi tra una portata e l'altra con giochi e colori...insomma ripercorrere tutti questi ricordi mi fa venire voglia di tornare indietro, o meglio, mi fa venire voglia di ripartire...ma per questo mi sa che è ancora presto, mentre altre grandi novità bussano alla porta!

giovedì 1 febbraio 2018

Non voglio un figlio come Feltri!

Ho riflettuto per un paio di giorni e ho fatto sedimentare la rabbia e lo schifo che ho provato quando ho letto questo articolo di Feltri.
Donne e non solo madri vi invito a leggerlo!
In sostanza l'articolo parla del gap che esiste tra stipendio della donna e stipendio dell'uomo e sis ostiene che questo gap sia da imputare al fatto che gli uomini lavorano di più e che se vogliamo guadagnare di più anche noi donne, non solo dobbiamo lavorare di più, ma anche non assentarci per futili motivi, primo tra questi: la gravidanza per l'appunto.
Il genio scrive infatti: "...succede che le ragazze si sposino e mettano al mondo dei figli..."è vero, siamo nel 2018 ed esiste la procreazione assistita ed una potrebbe far figli per i fatti suoi ma, nella grande maggioranza dei casi,i figli si fanno in due, è una scelta della coppia cercare di diventare genitori, è la manifestazione dell'amore di quella coppia, se vogliamo vederla nel modo più romantico possibile, non è che "succede" e basta!
"...Le mamme sono loro e non possono delegare i mariti e i compagni a partorire...bisognerebbe dotare gli uomini di utero e le donne di pene, cosa impossibile..."no caro Feltri, non potreste mai, voi uomini, sopportare i cambiamenti della gravidanza, il travaglio, le contrazioni, le visite durante il travaglio, le spinte durante il periodo espulsivo...non sareste in grado, non sopportate nemmeno il raffreddore, figuriamoci un travaglio!
"...le donne che pretendono di avere lo stesso stipendio degli uomini hanno una sola via d'uscita: evitino di sposarsi e di diventare madri ad ogni costo..." questa parte dell'articolo è quella che più mi ha fatto incazzare, scusate i francesismi, quella che mi ha scatenato un moto dentro che non avete idea!
Madri ad ogni costo?!
Che ne sai Feltri di tutte quelle mamme che passano le pene dell'inferno per riuscire ad avere una gravidanza?che ne sai di tutte quelle visite a cui sono sottoposte, di tutte quelle punture di ormoni che sono costrette a subire, non per un capriccio, come pensi tu, non per mettere una X sul tabellone alla voce Maternità, ma perchè pensano che diventare madri sia un valore aggiunto alla propria vita, perchè non vedono l'ora di occuparsi del loro bambino, di tenerlo in braccio e di accudirlo?
Che te lo dico a fare, Feltri?
Che ne sai della gioia che ti scoppia nel cuore appena i tuoi occhi incontrano gli occhi di tuo figlio ancora umidiccio e spaesato appoggiato sul tuo ventre dopo il parto?Che ne sai dell'odore che hanno i neonati che annusarli ti crea una dipendenza che non avresti mai pensato di provare?che ne sai dell'orgoglio immenso che si prova quando tuo figlio inizia a camminare e a chiamarti "mammmma" con incertezza?che ne sai di quanto sia difficile lavorare e tenere il passo con tutto ciò che cambia nel tuo lavoro ma nello stesso tempo vuoi aggiornarti perchè adori fare la mamma ma adori anche il tuo lavoro?che ne sai di quanto sia difficile difendere la propria maternità sul posto di lavoro, specie se è un ambiente prettamente maschile, dove tutti ti ostacolano o ti fanno mobbing?che ne sai tu di quanto sia difficile lavorare, badare ai figli facendo i salti mortali per essere presente il più possibile, stare  dietro alla casa e al marito/compagno?che ne sai di tutte quelle madri sole che si occupano dei figli da sole e possono contare solo sulle proprie forze?
Non ne sai niente appunto...ma io sono fiera di essere madre e contenta di avere due figli maschi per poterli crescere il più lontano possibile da queste mentalità sessiste e retrograde, onorata e felice di poter trasmettere i valori veri ai miei figli come il rispetto per tutti e in primo luogo verso le donne!
Come siamo ancora vecchi e stantii nelle mentalità e questo mi fa tanta tanta paura...
E allora guardo le primi scritte di mio figlio e sorrido perchè mi vede carina e penso che una gioia così e un amore così, caro Feltri, ti riempiono il cuore e ti fanno sentire viva e felice di fare tutto quello che fai...persino di prendere uno stipendio più basso, seppur ingiusto, ma che te lo dico a fare?
Come mi vede il Castorino!


giovedì 12 ottobre 2017

Datterino & il vasino

Oggi c'erano due pazzi in giro per casa che urlavano a gran voce "bravo Patatinooooooooo!!!Bravooooooo!" e applaudivano e saltavano!! Quei due fuori di testa eravamo io e mio marito!
L'oggetto della nostra euforia è stato un grande traguardo superato, a pieni voti, dal piccolo di casa che è riuscito, per la prima volta, a fare la cacca nel vasino!
Il vasino lo ha ereditato dal fratello ed è sempre rimasto lì, in un angolo del bagno, in attesa che lui lo degnasse di uno sguardo e lo considerasse almeno un pochino...invece, fino ad oggi, è stato utilizzato come seggiola, è stato smontato più e più volte, ma mai considerato per la sua vera natura.
Fino ad oggi...Datterino di solito si scarica o quando è ancora nel lettino poco prima di svegliarsi o mentre fa colazione e non appena ti dice "mamma cacca", significa che ormai il danno è fatto.
Ma oggi, la congiunzione astrale ha voluto che, dopo colazione, il pannolino fosse ancora immacolato  e al mio quesito "Andiamo a fare la cacca nel vasino?"e al suo "Ti"non ho perso tempo e ci siamo fiondati in bagno!
E...nulla...dopo pochi minuti un odore, non proprio gradevole, ha tolto ogni dubbio: Datterino ce l'ha fatta!!!!!E urla di giubilo hanno inondato casa!!E anche Castorino ha partecipato felice ai festeggiamenti!!!
Si può esultare per una cacca nel vasino?!Qualche anno fa mi sarei risposta no, ma adesso penso che si, valga proprio la pena esultare per "la prima cacca" nel vasino!
La gioie di avere dei figli sono anche queste, sono i piccoli traguardi che ti rendono orgoglioso e vedere che anche il piccolo di casa comincia ad essere indipendente sempre di più ci rende orgogliosi!
E il prossimo passo sarà eliminare il pannolino...ma, una cosa per volta, per ora godiamoci gli odori molesti che ci regalerà il vasino!!!

Il nostro vasino!!

martedì 11 luglio 2017

Di quando ho perso dieci anni di vita...o forse di più!

Kramer vs Kramer (1979)
Questa mattina è stata una di quelle mattine in cui mi sono alzata e nonostante mi sentissi felice e grata avevo dentro di me una fastidiosa sensazione...una presenza un pò ingombrante, di quelle che ti fanno far male colazione e i sorrisi che dispensi al mattino alla tua famiglia sono un pò, come dire, "tirati", quella sensazione che, anche se tutto va per il meglio, dentro di te senti che qualcosa andrà storto...
Non so davvero se abbiate mai provato questa sensazione, a volte mi sento quasi una strega o una maledetta Cassandra, ma vi assicuro che non è una bella sensazione!
E quando pensi di averla scacciata, quando sei in metro e stai tornando a casa dopo un pranzo in un posto carino con un'amica che non vedevi da tanto, quando pensi "cavolo,mi sono dedicata del tempo, che bello!", ti arriva una chiamata da un numero che non conosci, e per un momento pensi anche di non rispondere, poi ti decidi e un timido e preoccupato: "Pronto?"esce dalla tua bocca..."Ciao, sono la responsabile del centro estivo ti volevo dire che L. si è fatto male ad un ditino mentre giocava in giardino è parecchio spaventato..." "Sono in metro, arrivo subito"
Quattro cazzo di fermate ma sembrano un'eternità, e vuoi solo arrivare e capire quanto è grave perchè al telefono non hai capito niente...scendi le scale della metro e ti catapulti dentro il centro estivo e lui e li seduto, con il suo ditino fasciato...esci di corsa con lui in braccio e ti sembra di nuovo un neonatino indifeso, anche se le sue gambe toccano quasi il tuo polpaccio, corri verso il box lo carichi in auto e non hai ancora il coraggio di scoprire il ditino, ma vedi che c'è del sangue sulla garzina e ti autoconvinci che non sia nulla di grave, anche se dentro di te, come qualche ora prima, la stessa maledetta sensazione si insinua...
Passi tutto il viaggio guardandolo nello specchietto retrovisore e dentro di te pensi che i dolori del parto non sono nulla, che gli spaventi e le preoccupazioni che questi piccoletti inconsciamente ti fanno prendere ti spaccano il cuore e cerchi in te tutte le forze per non crollare e non piangere...
Posteggi, lo porti in braccio fino all'ingresso del pronto soccorso e ti basta vedere lo sguardo della triagista nell'osservare il dito di tuo figlio per capire che quella sensazione del cazzo ancora una volta ci aveva azzeccato...di corsa dalla pediatra del ps, sento solo "chirurgia della mano...non so se lo teniamo qui" e tutto mi gira e mi faccio i film, purtroppo essere del settore non aiuta, e quindi mi vedevo già mio figlio sotto i ferri...rientro in me, mi faccio forza e dopo un antidolorifico, un pisolino di un quarto d'ora, le facce amiche di mia mamma e di un'amica d'oro che ha lasciato la sua piccina a casa solo per portare il tanto adorato Estathe al Castorino, ci ritroviamo dal chirurgo, la chirurga in realtà che, guarda la sorte, ha il mio stesso nome e seppur brava e delicata fa urlare il mio bambino, delle urla strazianti che ho fatto fatica a sopportare.
E ancora una volta ho capito di quale forza primordiale siano dotate le madri: volevo solo togliergli quella sofferenza, far si che diventasse mio quel male urlato, quei "basta" strazianti mi hanno devastato, vederlo così scosso mi ha fatto e mi fa male ancora adesso...
Il ditino adesso con un filo magico è stato ricucito e tra qualche giorno torniamo a vedere come va, certo c'è di peggio al mondo e lo so bene, ma è la prima esperienza traumatica forte che provo con mio figlio, sono i primi punti di sutura, la prima anestesia locale...e probabilmente ho scritto qui tutto per esorcizzare, per buttare fuori tutta la tensione e scacciare l'ansia e ne avevo a palate, ve lo assicuro...
Quello che è certo è che ho un bambino super coraggioso, che è più forte della sua mamma  e che paradossalmente è riuscito a darmi forza, quella forza che serviva per stargli vicino...

giovedì 1 giugno 2017

Qui si legge!



E' vero, ho già scritto un post simile, ma ieri sera c'è stato un altro incontro, organizzato sempre dal Comitato Genitori di cui faccio parte, tenuto da Sonia Basilico che ci ha ammaliato anche questa sera con le sue doti narrative, con i suoi consigli ma soprattutto con il suo trasporto e la sua passione.
Il viaggio questa volta è tra le prime letture, tra i libri dei bambini che vanno dai 6 ai 10 anni.
Sonia non si stanca di rimarcarlo durante la serata: questa fascia d'età è molto fragile sotto l'aspetto della lettura.
Ci troviamo di fronte a dei bambini che non sono più "piccoli"ma che per esercitarsi alla lettura sono obbligati a leggere i libricini "ciucciabili"dei fratellini più piccoli come "la Nuvola Olga", che come esercizio alla lettura vanno anche bene ma non sono stimolanti e non accendono nessuna lampadina, per dirla alla Tolkien, nè tantomeno una passione nei confronti della lettura.
E' anche compito di noi genitori generare questa scintilla: non abbandonando, ad esempio, a loro stessi i nostri bimbi, pretendendo che leggano da soli tutto ormai solo perchè hanno iniziato a leggere da soli, ma, se loro lo desiderano, continuare ad avere un momento insieme dedicato alla lettura.
Per intenderci: un conto è l'esercizio alla lettura e un conto è il piacere della lettura.
Di seguito un elenco dei libri che mi hanno più colpito durante la serata.

- LUPO SABBIOSO di A. Lind
Zacarina e Lupo sabbioso, il suo amico immaginario, l'unico che sa rispondere alle sue domande, che ha una spiegazione per tutto, il loro rapporto è unico e sono legati come non mai.
Nei racconti mi ha colpito questa frase che Lupo Sabbioso dona a Zacarina dopo che è caduta dalla bicicletta e piange:"le croste e le cicatrici sono medaglie al coraggio dei bambini".
- LA CASA DI RIPOSO DEI SUPEREROI di D. Calì
Dei vecchi supereroi tutti acciaccati uniscono le poche forze che hanno per lottare contro un nuovo cattivo arrivato in città.
- MAPPE, Un atlante per viaggiare tra terra, mari e culture del mondo di A.V.
Vincitore del premio Andersen nel 2013, un atlante che non è un atlante, uno strumento che i bambini maneggiano anche a scuola ma completamente differente: senza testo, se non piccole didascalie che elencano anche visivamente i piatti tipici, le tradizioni, gli sport , gli animali dei 52 paesi analizzati.
Il bambino si può scatenare e perdere in questo libro a seconda dei suoi interessi e nello stesso tempo apprende in modo non convenzionale.
- ZOOTTICA. Come vedono gli animali di G. Duprat
Un libro a mio avviso meraviglioso, un bellissimo supporto alla didattica, anche qui lo si può utilizzare in diversi modi.
C'è la parte scientifica con particolari tecnici come l'ottica, il tipo di visione; c'è la parte più curiosa in cui alzando gli occhi di ciascun animale rappresentato scopro come ognuno vede diversamente lo stesso punto.
- PICCOLO MUSEO di Le Saux e Solotareff
Un altro libro davvero speciale, piccoli particolari di opere d'arte importanti utilizzate come alfabetiere, ogni immagine ti rimanda all'opera e ti dice in quale museo è conservata.
Da questo libro mille spunti: si può, ad esempio, andare a cercare quel particolare nel quadro attraverso l'aiuto del pc e divertirsi a giocare a "chi lo trova per primo".
Geniale.
- NONNA GANGSTER di D. Walliams
Un romanzo, adatto ai bambini di quinta elementare, pieno d'amore.
Il rapporto tra nipote e nonna deve essere rinnovato e rinsaldato, e cosa c'è di meglio se non trasformarsi in una nonna gangster capace delle più terribili rapine?

Sono solo assaggi, perchè la serata è volata, e Sonia, come la scorsa volta, ci ha catapultato dentro tutti i libri che ha interpretato ed illustrato...che passione ragazzi!

"La buona letteratura è un fulmine, non una lampadina"
Tolkien