venerdì 29 maggio 2015

Una coccola per la mamma incontra Da mamma a mutter!


Ci sono ci sono...come diceva il buon Tonino Carotone "è un mondo difficile": sono in un periodo davvero intenso della mia vita, è tutto un incastro, equilibri da non sbilanciare troppo, mille impegni...ma questa è un'altra storia...
Sono qui adesso per scrivere della nostra miniavventura del weekend appena trascorso...
Io, mio marito e il Piccolo siamo stati in trasferta in Germania a trovare mia sorella e la sua famiglia che vive lì ormai da quasi un anno!
Dunque, non è la prima esperienza in aereo del Castorino, bensì la seconda e devo dire che viaggiare ad alta quota lo esalta da morire!!!A partire dall'aereoporto: un luogo per lui magico, ha trascorso tutto il tempo dell'attesa a guardare i vari movimenti degli aerei "graaaandi" come dice lui!
All'andata l'aereo, complice l'orario in cui avevamo il volo -circa le 14.00-, ha avuto su di lui un effetto a dir poco soporifero: appena i motori hanno iniziato a scaldarsi ho sentito la sua testolina appoggiarsi al mio braccio: era già in fase rem!!!
Nel tragitto aereoporto- città ha finalmente avuto l'ebrezza di provare a viaggiare anche in treno, la sua grande passione del momento, e si è divertito un mondo a guardare fuori da questi enormi finestrini che ci mostravano una campagna verde e colma di fattorie!
L'emozione più grande che ha vissuto il Piccolo è stata quella di rivedere le sue cuginette: mi emoziono ancora nel vederli che si abbracciano tutti e tre insieme sorridenti e nel vedere la sua faccina che guarda in estasi le mie nipoti e dice "Tate...tate..."...che bello!!
Il weekend è trascorso davvero troppo velocemente tra chiacchere, grigliate,abbracci alle nipoti per "ricaricarmi"di loro e sentire meno la loro assenza una volta rientrata a casa, relax sul divano quando i bimbi finalmente esausti dormivano dopo i mille giochi della giornata, bretzel, tramonti e albe visti dalla mansarda nel completo silenzio...
Il tempo con chi si ama scorre sempre troppo velocemente...non mi sono abituata ancora all'idea che una parte importante dei miei affetti, del mio cuore è distante mille e più chilometri, sono convinta che sia più facile da sopportare per chi va rispetto a chi resta.
Mi rincuora solo veder loro sereni, le mie nipoti che parlano già fluentemente una lingua che per me è ostrogoto, e sentirmi fiera soprattutto di loro due!Davvero...ma come mancano già!!!
 
 
Ah, il titolo del post è perchè mia sorella tiene da qualche tempo un blog per raccontare la sua avventura lassù!Andate a sbirciare!

domenica 10 maggio 2015

Auguri Mamme!

Nel documentarmi per scrivere questo post ho scoperto due cose: la Festa della Mamma nel mondo è festeggiata in tanti giorni diversi, da noi in Italia era stata istituita, inizialmente, durante il periodo fascista nel giorno della vigilia di Natale con la "Giornata Nazionale della Madre e del Fanciullo" e col tempo si è arrivati all'8 di maggio ma per rendere più semplice i festeggiamenti si è resa questa data "mobile" spostandola alla seconda domenica del mese.
Ma quello che mi ha più stupito è che nel 1958 era stato presentato un disegno di legge per istituire la festa della mamma, ma il dibattito nato in Senato ha portato alla scelta di abbandonare l'idea perchè alcuni senatori ritenevano, cito testualmente, "inopportuno che sentimenti così intimi siano oggetto di norma di legge" e lì mi è calata la tristezza!Ma come?Inopportuno???
A parte che, sembrerà come al solito banale e scontato, la mamma va festeggiata ogni giorno e questo è assodato, però sarebbe stato bellissimo, a mio parere, se il Senato dei primi anni '60 avesse istituito questa festa...e invece delusione!Che novità, quando si tratta di donne!Ma qui dovremmo aprire un altro capitolo e oggi non mi va di essere polemica...
Da quando sono diventata mamma ho pensato, per gran parte del tempo, che il non diventarlo poteva essere una mancanza, una sorta di menomazione, ma in questi tre anni, scontrandomi con tante realtà di persone vicine a me, ho smussato molto questo pensiero.
Sono convinta che diventare mamma sia un'esperienza meravigliosa, ma sono convinta che si può essere madri in molti modi diversi, si può diventare madri di idee, progetti, lavori, animali, mariti, compagni...insomma di tutto ciò che necessità di accudimento e amore!
L'essere mamma oggi comporta dei salti pindarici e quotidiani perenni...a volte, mi guardo dall'esterno e mi dico "Per quanto tempo ancora ce la farai?": i miei turni di lavoro che si devono incastrare con le esigenze di un bambino di tre anni, un marito, un master, un blog, il mio mantenermi in forma, la casa, il mio senso di colpa, il "cosa preparo per cena?", la mia voglia di crescere e cambiare, la spesa da fare, il mio blog, la pigna di panni da stirare, il tirocinio del master e mille altre cose...come tutte le mamme del mondo, del resto, e non è assolutamente semplice ma è ciò che mi rende felice!L'essere dinamica fa parte del mio essere, oltre che essere mamma...sono tante cose...ma essere mamma è ciò che mi appartiene di più!
Quindi auguri a tutte le mamme che si barcamenano ogni giorno, e ne conosco tante, e cercano di dare il meglio a questi figli che sono una gioia immensa ma che necessitano di tante tante attenzioni!
Mamme, siamo brave...tutte!E dobbiamo ringraziare solo noi stesse e la nostra grande volontà ma soprattutto quelle sante donne che sono le nostre madri che ci hanno trasmesso dei valori tali da renderci così come siamo!E quindi, ben venga che almeno un giorno all'anno veniamo messe al centro dell'attenzione!O no!?
Porterò con me di questa giornata tanti momenti e sensazioni ma soprattutto: i baci e gli abbracci di mio figlio, il suo sussurrami nell'orecchio "guarda cosa ho messo nella tua borsa mamma" (guarda la foto del post per avere la risposta), la gioia della mia mamma nell'aprire un regalo inaspettato...
Auguri Mamme!

martedì 5 maggio 2015

Giornata Internazionale dell'Ostetrica

Oggi è una grande giornata per me e per il mio lavoro!E' una grande festa...in tutto il mondo si festeggia la Giornata dell'Ostetrica e non posso non parlarne, qui nel mio blog!
Questa giornata è stata indetta proprio per far capire ancora di più di cosa si occupa questa figura professionale perchè, ahimè, molte persone ancora lo ignorano!
Dunque, partendo da lontano, e tirandomela un pò per la mia formazione classica =), il termine "ostetrica" deriva dal verbo latino "obstare", ovvero, stare davanti. 
Quando, appunto frequentavo il liceo classico, ho fatto il mio incontro con i grandi classici latini e greci, e mi ricordo, di essermi incuriosita della figura dell'ostetrica leggendo il dialogo "Teeteto".
In questo dialogo Platone afferma che il compito del filosofo non è quello di insegnare, ma quello di applicare la maieutica (letteralmente il "tirar fuori"), ovvero, l'arte ostetrica...questo aspetto mi ha sempre affascinato, sarà per questo che sono diventata ostetrica?!Chi lo sa!

L'ostetrica, per chi non lo sa o per chi non lo riconosce ancora, sa fare e può fare tante cose: intanto è una figura professionale formata in ambito universitario e secondo il suo profilo professionale accompagna ed assiste la donna in tutte le sue fasi d'età.
Si incomincia con l'adolescenza fino ad arrivare alla menopausa passando dalla sessualità e la contraccezione, l'ostetrica segue la donna durante la gravidanza, il parto, il puerperio e l'accudimento del neonato nelle prime ore di vita fino all'anno d'età!
Visto quante cose?E' vero, magari possiamo apparire un pò "strambe" e fuori dagli schemi (come nella foto delle ballerine) ma allo stesso tempo uniche!
Ci trovate ovunque: in ambito ospedaliero, sul territorio nei consultori o anche come libere professioniste.
L'aspetto che mi ha sempre affascinato di questo lavoro, che non è solo un impiego è dedizione e passione, è il fatto che accompagna davvero la donna in tutte le fasi della sua vita!
Non so davvero come spiegarvi questo senso di pienezza che mi accompagna...non potrei fare un altro lavoro, sento che mi completa, che mi rende felice, ed è una cosa che auguro a tutti di vivere...
In questo momento sono un'ostetrica ospedaliera che "sta di fronte" a tanti occhi espressivi, a tanti occhi che chiedono aiuto, a tanti occhi pieni di lacrime di gioia, a tanti occhi ricolmi di gratitudine, a tanti occhi che ti fanno sentire unica, a tanti occhi che ripongono in te fiducia...quegli occhi li porto tutti nel cuore...e mi rendono ogni giorno più ricca!

Spero prima o poi di evolvermi e di completare la mia professione in più ambiti...chissà se ce la farò, lo spero!
Per ora faccio ancora tanti auguri a tutte le mie colleghe che vivono ogni giorno, come me, quest'emozione grandissima in tutto il mondo!Vi auguro il meglio e vi auguro di mantenere questa passione viva per sempre!




"... Socrate – Vedi di intendere bene che cosa è questo mestiere della levatrice, e capirai piú facilmente che cosa voglio dire. Tu sai che nessuna donna, finché sia ella in stato di concepire e di generare, fa da levatrice alle altre donne; ma quelle soltanto che generare non possono piú. Teeteto – Sta bene. Socrate – La causa di ciò dicono sia stata Artèmide, che ebbe in sorte di presiedere ai parti benché vergine [c]. Ella dunque a donne sterili non concedette di fare da levatrici, essendo la natura umana troppo debole perché possa chiunque acquistare un’arte di cui non abbia avuto esperienza; ma assegnò codesto ufficio a quelle donne che per l’età loro non potevano piú generare, onorando in tal modo la somiglianza che esse avevano con lei. Teeteto – Naturale. Socrate – E non è anche naturale e anzi necessario che siano le levatrici a riconoscere meglio d’ogni altro se una donna è incinta oppure no? Teeteto – Certamente. Socrate – E non sono le levatrici che, somministrando farmaci [d] e facendo incantesimi, possono svegliare i dolori o renderli piú miti se vogliono; e facilitare il parto a quelle che stentano; e anche far abortire, se credon di fare abortire, quando il feto è ancora immaturo? Teeteto – È vero.

Socrate – Questo dunque è l’ufficio delle levatrici, ed è grande; ma pur minore di quello che fo io. Difatti alle donne non [b] accade di partorire ora fantasmi e ora esseri reali, e che ciò sia difficile a distinguere: ché se codesto accadesse, grandissimo e bellissimo ufficio sarebbe per le levatrici distinguere il vero e il non vero; non ti pare? Teeteto – Sí, mi pare.

Socrate – Ora, la mia arte di ostetrico, in tutto il rimanente rassomiglia a quella delle levatrici, ma ne differisce in questo, che opera su gli uomini e non su le donne, e provvede alle anime partorienti e non ai corpi. E la piú grande capacità sua è ch’io riesco, per essa, a discernere [c] sicuramente se fantasma e menzogna partorisce l’anima del giovane, oppure se cosa vitale e reale..."