martedì 11 luglio 2017

Di quando ho perso dieci anni di vita...o forse di più!

Kramer vs Kramer (1979)
Questa mattina è stata una di quelle mattine in cui mi sono alzata e nonostante mi sentissi felice e grata avevo dentro di me una fastidiosa sensazione...una presenza un pò ingombrante, di quelle che ti fanno far male colazione e i sorrisi che dispensi al mattino alla tua famiglia sono un pò, come dire, "tirati", quella sensazione che, anche se tutto va per il meglio, dentro di te senti che qualcosa andrà storto...
Non so davvero se abbiate mai provato questa sensazione, a volte mi sento quasi una strega o una maledetta Cassandra, ma vi assicuro che non è una bella sensazione!
E quando pensi di averla scacciata, quando sei in metro e stai tornando a casa dopo un pranzo in un posto carino con un'amica che non vedevi da tanto, quando pensi "cavolo,mi sono dedicata del tempo, che bello!", ti arriva una chiamata da un numero che non conosci, e per un momento pensi anche di non rispondere, poi ti decidi e un timido e preoccupato: "Pronto?"esce dalla tua bocca..."Ciao, sono la responsabile del centro estivo ti volevo dire che L. si è fatto male ad un ditino mentre giocava in giardino è parecchio spaventato..." "Sono in metro, arrivo subito"
Quattro cazzo di fermate ma sembrano un'eternità, e vuoi solo arrivare e capire quanto è grave perchè al telefono non hai capito niente...scendi le scale della metro e ti catapulti dentro il centro estivo e lui e li seduto, con il suo ditino fasciato...esci di corsa con lui in braccio e ti sembra di nuovo un neonatino indifeso, anche se le sue gambe toccano quasi il tuo polpaccio, corri verso il box lo carichi in auto e non hai ancora il coraggio di scoprire il ditino, ma vedi che c'è del sangue sulla garzina e ti autoconvinci che non sia nulla di grave, anche se dentro di te, come qualche ora prima, la stessa maledetta sensazione si insinua...
Passi tutto il viaggio guardandolo nello specchietto retrovisore e dentro di te pensi che i dolori del parto non sono nulla, che gli spaventi e le preoccupazioni che questi piccoletti inconsciamente ti fanno prendere ti spaccano il cuore e cerchi in te tutte le forze per non crollare e non piangere...
Posteggi, lo porti in braccio fino all'ingresso del pronto soccorso e ti basta vedere lo sguardo della triagista nell'osservare il dito di tuo figlio per capire che quella sensazione del cazzo ancora una volta ci aveva azzeccato...di corsa dalla pediatra del ps, sento solo "chirurgia della mano...non so se lo teniamo qui" e tutto mi gira e mi faccio i film, purtroppo essere del settore non aiuta, e quindi mi vedevo già mio figlio sotto i ferri...rientro in me, mi faccio forza e dopo un antidolorifico, un pisolino di un quarto d'ora, le facce amiche di mia mamma e di un'amica d'oro che ha lasciato la sua piccina a casa solo per portare il tanto adorato Estathe al Castorino, ci ritroviamo dal chirurgo, la chirurga in realtà che, guarda la sorte, ha il mio stesso nome e seppur brava e delicata fa urlare il mio bambino, delle urla strazianti che ho fatto fatica a sopportare.
E ancora una volta ho capito di quale forza primordiale siano dotate le madri: volevo solo togliergli quella sofferenza, far si che diventasse mio quel male urlato, quei "basta" strazianti mi hanno devastato, vederlo così scosso mi ha fatto e mi fa male ancora adesso...
Il ditino adesso con un filo magico è stato ricucito e tra qualche giorno torniamo a vedere come va, certo c'è di peggio al mondo e lo so bene, ma è la prima esperienza traumatica forte che provo con mio figlio, sono i primi punti di sutura, la prima anestesia locale...e probabilmente ho scritto qui tutto per esorcizzare, per buttare fuori tutta la tensione e scacciare l'ansia e ne avevo a palate, ve lo assicuro...
Quello che è certo è che ho un bambino super coraggioso, che è più forte della sua mamma  e che paradossalmente è riuscito a darmi forza, quella forza che serviva per stargli vicino...