giovedì 12 ottobre 2017

Datterino & il vasino

Oggi c'erano due pazzi in giro per casa che urlavano a gran voce "bravo Patatinooooooooo!!!Bravooooooo!" e applaudivano e saltavano!! Quei due fuori di testa eravamo io e mio marito!
L'oggetto della nostra euforia è stato un grande traguardo superato, a pieni voti, dal piccolo di casa che è riuscito, per la prima volta, a fare la cacca nel vasino!
Il vasino lo ha ereditato dal fratello ed è sempre rimasto lì, in un angolo del bagno, in attesa che lui lo degnasse di uno sguardo e lo considerasse almeno un pochino...invece, fino ad oggi, è stato utilizzato come seggiola, è stato smontato più e più volte, ma mai considerato per la sua vera natura.
Fino ad oggi...Datterino di solito si scarica o quando è ancora nel lettino poco prima di svegliarsi o mentre fa colazione e non appena ti dice "mamma cacca", significa che ormai il danno è fatto.
Ma oggi, la congiunzione astrale ha voluto che, dopo colazione, il pannolino fosse ancora immacolato  e al mio quesito "Andiamo a fare la cacca nel vasino?"e al suo "Ti"non ho perso tempo e ci siamo fiondati in bagno!
E...nulla...dopo pochi minuti un odore, non proprio gradevole, ha tolto ogni dubbio: Datterino ce l'ha fatta!!!!!E urla di giubilo hanno inondato casa!!E anche Castorino ha partecipato felice ai festeggiamenti!!!
Si può esultare per una cacca nel vasino?!Qualche anno fa mi sarei risposta no, ma adesso penso che si, valga proprio la pena esultare per "la prima cacca" nel vasino!
La gioie di avere dei figli sono anche queste, sono i piccoli traguardi che ti rendono orgoglioso e vedere che anche il piccolo di casa comincia ad essere indipendente sempre di più ci rende orgogliosi!
E il prossimo passo sarà eliminare il pannolino...ma, una cosa per volta, per ora godiamoci gli odori molesti che ci regalerà il vasino!!!

Il nostro vasino!!

martedì 11 luglio 2017

Di quando ho perso dieci anni di vita...o forse di più!

Kramer vs Kramer (1979)
Questa mattina è stata una di quelle mattine in cui mi sono alzata e nonostante mi sentissi felice e grata avevo dentro di me una fastidiosa sensazione...una presenza un pò ingombrante, di quelle che ti fanno far male colazione e i sorrisi che dispensi al mattino alla tua famiglia sono un pò, come dire, "tirati", quella sensazione che, anche se tutto va per il meglio, dentro di te senti che qualcosa andrà storto...
Non so davvero se abbiate mai provato questa sensazione, a volte mi sento quasi una strega o una maledetta Cassandra, ma vi assicuro che non è una bella sensazione!
E quando pensi di averla scacciata, quando sei in metro e stai tornando a casa dopo un pranzo in un posto carino con un'amica che non vedevi da tanto, quando pensi "cavolo,mi sono dedicata del tempo, che bello!", ti arriva una chiamata da un numero che non conosci, e per un momento pensi anche di non rispondere, poi ti decidi e un timido e preoccupato: "Pronto?"esce dalla tua bocca..."Ciao, sono la responsabile del centro estivo ti volevo dire che L. si è fatto male ad un ditino mentre giocava in giardino è parecchio spaventato..." "Sono in metro, arrivo subito"
Quattro cazzo di fermate ma sembrano un'eternità, e vuoi solo arrivare e capire quanto è grave perchè al telefono non hai capito niente...scendi le scale della metro e ti catapulti dentro il centro estivo e lui e li seduto, con il suo ditino fasciato...esci di corsa con lui in braccio e ti sembra di nuovo un neonatino indifeso, anche se le sue gambe toccano quasi il tuo polpaccio, corri verso il box lo carichi in auto e non hai ancora il coraggio di scoprire il ditino, ma vedi che c'è del sangue sulla garzina e ti autoconvinci che non sia nulla di grave, anche se dentro di te, come qualche ora prima, la stessa maledetta sensazione si insinua...
Passi tutto il viaggio guardandolo nello specchietto retrovisore e dentro di te pensi che i dolori del parto non sono nulla, che gli spaventi e le preoccupazioni che questi piccoletti inconsciamente ti fanno prendere ti spaccano il cuore e cerchi in te tutte le forze per non crollare e non piangere...
Posteggi, lo porti in braccio fino all'ingresso del pronto soccorso e ti basta vedere lo sguardo della triagista nell'osservare il dito di tuo figlio per capire che quella sensazione del cazzo ancora una volta ci aveva azzeccato...di corsa dalla pediatra del ps, sento solo "chirurgia della mano...non so se lo teniamo qui" e tutto mi gira e mi faccio i film, purtroppo essere del settore non aiuta, e quindi mi vedevo già mio figlio sotto i ferri...rientro in me, mi faccio forza e dopo un antidolorifico, un pisolino di un quarto d'ora, le facce amiche di mia mamma e di un'amica d'oro che ha lasciato la sua piccina a casa solo per portare il tanto adorato Estathe al Castorino, ci ritroviamo dal chirurgo, la chirurga in realtà che, guarda la sorte, ha il mio stesso nome e seppur brava e delicata fa urlare il mio bambino, delle urla strazianti che ho fatto fatica a sopportare.
E ancora una volta ho capito di quale forza primordiale siano dotate le madri: volevo solo togliergli quella sofferenza, far si che diventasse mio quel male urlato, quei "basta" strazianti mi hanno devastato, vederlo così scosso mi ha fatto e mi fa male ancora adesso...
Il ditino adesso con un filo magico è stato ricucito e tra qualche giorno torniamo a vedere come va, certo c'è di peggio al mondo e lo so bene, ma è la prima esperienza traumatica forte che provo con mio figlio, sono i primi punti di sutura, la prima anestesia locale...e probabilmente ho scritto qui tutto per esorcizzare, per buttare fuori tutta la tensione e scacciare l'ansia e ne avevo a palate, ve lo assicuro...
Quello che è certo è che ho un bambino super coraggioso, che è più forte della sua mamma  e che paradossalmente è riuscito a darmi forza, quella forza che serviva per stargli vicino...

giovedì 1 giugno 2017

Qui si legge!



E' vero, ho già scritto un post simile, ma ieri sera c'è stato un altro incontro, organizzato sempre dal Comitato Genitori di cui faccio parte, tenuto da Sonia Basilico che ci ha ammaliato anche questa sera con le sue doti narrative, con i suoi consigli ma soprattutto con il suo trasporto e la sua passione.
Il viaggio questa volta è tra le prime letture, tra i libri dei bambini che vanno dai 6 ai 10 anni.
Sonia non si stanca di rimarcarlo durante la serata: questa fascia d'età è molto fragile sotto l'aspetto della lettura.
Ci troviamo di fronte a dei bambini che non sono più "piccoli"ma che per esercitarsi alla lettura sono obbligati a leggere i libricini "ciucciabili"dei fratellini più piccoli come "la Nuvola Olga", che come esercizio alla lettura vanno anche bene ma non sono stimolanti e non accendono nessuna lampadina, per dirla alla Tolkien, nè tantomeno una passione nei confronti della lettura.
E' anche compito di noi genitori generare questa scintilla: non abbandonando, ad esempio, a loro stessi i nostri bimbi, pretendendo che leggano da soli tutto ormai solo perchè hanno iniziato a leggere da soli, ma, se loro lo desiderano, continuare ad avere un momento insieme dedicato alla lettura.
Per intenderci: un conto è l'esercizio alla lettura e un conto è il piacere della lettura.
Di seguito un elenco dei libri che mi hanno più colpito durante la serata.

- LUPO SABBIOSO di A. Lind
Zacarina e Lupo sabbioso, il suo amico immaginario, l'unico che sa rispondere alle sue domande, che ha una spiegazione per tutto, il loro rapporto è unico e sono legati come non mai.
Nei racconti mi ha colpito questa frase che Lupo Sabbioso dona a Zacarina dopo che è caduta dalla bicicletta e piange:"le croste e le cicatrici sono medaglie al coraggio dei bambini".
- LA CASA DI RIPOSO DEI SUPEREROI di D. Calì
Dei vecchi supereroi tutti acciaccati uniscono le poche forze che hanno per lottare contro un nuovo cattivo arrivato in città.
- MAPPE, Un atlante per viaggiare tra terra, mari e culture del mondo di A.V.
Vincitore del premio Andersen nel 2013, un atlante che non è un atlante, uno strumento che i bambini maneggiano anche a scuola ma completamente differente: senza testo, se non piccole didascalie che elencano anche visivamente i piatti tipici, le tradizioni, gli sport , gli animali dei 52 paesi analizzati.
Il bambino si può scatenare e perdere in questo libro a seconda dei suoi interessi e nello stesso tempo apprende in modo non convenzionale.
- ZOOTTICA. Come vedono gli animali di G. Duprat
Un libro a mio avviso meraviglioso, un bellissimo supporto alla didattica, anche qui lo si può utilizzare in diversi modi.
C'è la parte scientifica con particolari tecnici come l'ottica, il tipo di visione; c'è la parte più curiosa in cui alzando gli occhi di ciascun animale rappresentato scopro come ognuno vede diversamente lo stesso punto.
- PICCOLO MUSEO di Le Saux e Solotareff
Un altro libro davvero speciale, piccoli particolari di opere d'arte importanti utilizzate come alfabetiere, ogni immagine ti rimanda all'opera e ti dice in quale museo è conservata.
Da questo libro mille spunti: si può, ad esempio, andare a cercare quel particolare nel quadro attraverso l'aiuto del pc e divertirsi a giocare a "chi lo trova per primo".
Geniale.
- NONNA GANGSTER di D. Walliams
Un romanzo, adatto ai bambini di quinta elementare, pieno d'amore.
Il rapporto tra nipote e nonna deve essere rinnovato e rinsaldato, e cosa c'è di meglio se non trasformarsi in una nonna gangster capace delle più terribili rapine?

Sono solo assaggi, perchè la serata è volata, e Sonia, come la scorsa volta, ci ha catapultato dentro tutti i libri che ha interpretato ed illustrato...che passione ragazzi!

"La buona letteratura è un fulmine, non una lampadina"
Tolkien

venerdì 5 maggio 2017

"Me ne racconti una?"



Tra i mille interessi e impegni che ho, da qualche mese si è aggiunto alla lista il fare parte di un gruppo, Il Comitato Genitori del mio paese,  formato da genitori, appunto, che si prodigano da tanto tempo per cercare di essere un mezzo, un tramite, tra ciò che c'è a scuola e chi c'è a casa, tentando di creare una rete, una connessione.
L'ultima nostra fatica è stato il riuscire a realizzare una serie di incontri per genitori, per cercare di approfondire delle tematiche e scatenare, non solo la curiosità, ma anche confronti e riflessioni.
Martedi c'è stato il primo incontro e non posso non condividere qui con voi le mie impressioni-
E' stata nostra ospite Sonia Basilico, una donna eccezionale, con un carisma incredibile: quando parla ti rapisce e la ascolteresti per ore, non solo perchè, mentre ti narra i libri, ti trasporta dentro il libro, ma anche perchè ha toccato certe corde delle emozioni e certe tematiche che mi hanno aiutato a riflettere e a chiedermi se ciò che sto facendo con mio figlio in ambito "letterario" sia corretto oppure no...
Sonia è una narratrice ed è un'esperta di letteratura per l'infanzia, collabora con le scuole, le biblioteche e le librerie e ha veramente una passione enorme per ciò che fa!!Mi ha davvero rapita, che vi devo dire?
Nella prima parte della serata Sonia ci ha illustrato alcuni libri dedicati ai bambini della fascia prescolare (3-6anni), libri che non avevo mai visto e che mi hanno incuriosito:
- "Un regalo per Goumba" ed. Lapis, di E. Jankovic
Racconta il Natale visto con gli occhi di un bambino africano trasferitosi in occidente, con questo libro si entra nei panni di una persona che non ha mai visto la neve, che non conosce cosa sia il Natale...con questo libro si viaggia perchè grazie ai racconti di Goumba si arriva fino in Africa.
Leggendo libri di questo tipo non si diventa solo un individuo migliore, grazie alla lettura di per se, ma si diventa un individuo sociale migliore, grazie alle tematiche affrontate.
- "Un mare di tristezza" ed. Minibombo
Un pesciolino triste si fa un giro in mezzo al mare, incontra tanti pesci e sono tutti tristi, o è lui quello triste?Un libro sui diversi punti di vista, la cosa che mi ha colpito è che esiste solo la versione cartacea e non cartonata...per far capire al bambino il valore di un libro, e che ciò che è considerato prezioso va tenuto con cura.
- "Il barbaro" Gallucci editore
qui ho riso davvero tanto!la forza di interpretazione e narrazione di Sonia ha raggiunto l'apice!E' un libro senza parole e fatto solo di immagini...semplicemente meraviglioso!
- "Zagazoo" di Q. Blake
Anche qui le risate non sono mancate, insieme alle riflessioni però...come vediamo noi "la creaturina rosa"che ci arriva a casa con le sue mille trasformazioni...davvero divertente!
- "Rompi il porcellino" di E. Keret
Sonia non ci ha solo illustrato libri divertenti, questo è l'esempio di un libro drammatico, io con la sua interpretazione, mi sono commossa, seriamente!
Un libro che offre lo spunto per varie tematiche: il valore del denaro, cosa vuol dire voler bene davvero...anche ad un maialino salvadanaio!
Nella seconda parte della serata Sonia ci ha illustrato alcuni titoli da poter proporre ai ragazzi (11-14 anni)ed è venuta voglia di leggerli anche a me:
- "Stargirl" di J. Spinelli
storia di una ragazza e della sua voglia di essere controcorrente, storia di libertà, la libertà di essere se stessi malgrado tutto.
- "Pupa" di L.Lipperini
E' una storia distopica, magica, fantastica ma reale, è una storia di giovani che devono, per lavoro, far visita agli anziani...è la storia di un incontro tra una che troppo anziana non è, perchè non è legata agli stereotipi comuni, e una giovane che prova a fare la "dura" ma è veramente affascinata da Pupa.
- "Il coraggio della libellula" di D. Ellis
Non entro nello specifico e nella trama, ma è una storia di amicizia e di lealtà.

Sono spunti...ma quello che più mi ha fatto piacere è aver avuto la possibilità di avere conosciuto questa persona straordinaria, animata da una passione esplosiva e contagiosa, e mi ha fatto piacere essere riusciti a realizzare una serata che ha riscosso grande successo, nonostante il brutto tempo e la stanchezza dopo una giornata di lavoro!

giovedì 27 aprile 2017

L'importanza di essere sorella e zia a distanza



Le righe che leggerete di seguito le ho scritte, di getto, una settimana fa in alta quota, mentre ero a bordo di un aereo e tornavo da un viaggio colmo di emozioni...

Non è semplice essere una zia e una sorella a distanza, specie quando hai voglia, o meglio, hai bisogno di un abbraccio, di una parola, di un confronto diretto, di vedere il sorriso pieno di orgoglio di una delle tue nipoti nel mostrarti la sua "scatola dei tesori" cinque minuti prima di uscire di casa perchè devi riprendere quel maledetto aereo e non riesci a dirle di no ad un "zia, dai facciamo velocissimo"...
E' difficile stare lontani quando hai bisogno di goderti il calore e la tenerezza che solo un cucciolino appena arrivato nella tua famiglia è capace di donare...
Per tutto questo e per molto altro skype non aiuta...la famiglia è sempre una certezza, un marchio di fabbrica che non si può tradire...
Con le mie sorelle ho litigato e sicuramente litigherò ancora, abbiamo pareri diversi, convinzioni diverse ma siamo trasparenti e ci siamo a modo nostro l'una per l'altra.
Il mio esserci l'ho vissuto oggi: prendere un aereo la mattina prestissimo, lasciare il mio bimbo più piccolo a casa con l'otite accudito dalle amorevoli cure del papà, lasciare il più grande dormiente e che non mi vede da più di un giorno perchè ieri ho avuto il turno di pomeriggio e sono rientrata a casa tardi...dico questo non per autolodarmi, anzi, l'ho fatto perchè volevo, perchè dovevo...e la sorpresa è riuscita!
Mi è bastato vedere la faccia stupita di mia sorella...quell'espressione mi ha ripagata di tutte le fatiche di oggi, e han fatto sparire i sensi di colpa che sentivo nei confronti dei miei bimbi...
La mia famiglia mi ha insegnato tante cose, ma una delle cose più importanti è forse questa: siamo tutti di poche "moine" e di pochi atteggiamenti sdolcinati, ma CI SIAMO, siamo sempre presenti.
Sono stanca morta in questo momento ma ho il cuore pieno di amore, ho fatto il pieno di emozioni...avete presenti quando vi sentite grati?Ecco, oggi è uno di quei giorni in cui la gratitudine la fa da padrona, in cui mi sento di aver fatto qualcosa di bello per me, ma soprattutto per mia sorella e i miei nipoti...

domenica 9 aprile 2017

Il nostro FuoriSalone



Dal 4 aprile a Milano non c'è nient'altro se non la Design Week, e come ogni milanese imbruttito che si rispetti, ce la siamo fatti anche noi la Design Week...chi noi?Io e mio marito!
Scherzi a parte, il fautore di questa ritrovata spensieratezza è il nostro gestore telefonico Fastweb!
Ebbene si, per una volta nella vita non poniamo più la domanda come Robertino (aka Roberto Paolantoni) "Ho vinto qualche cosa?", ma lo affermiamo "abbiamo vinto qualche cosa, echecazzo!"
Il bottino altro non è che un tour guidato di un'ora e mezza con 5 Vie.
Cos'è 5 Vie?Un'associazione, a mio parere fighissima ed innovativa, che ha lo scopo di rilanciare il centro storico di Milano mantenendo però tutte le tradizioni, tutte le attività artigianali che rendono il centro magico e garantendo un collegamento utile con il Comune. Il loro obiettivo è valorizzare l'identità milanese non scostandosi dalla storia ma nemmeno da ciò che è innovativo.

Siamo partiti dal teatro Litta in Corso Magenta, passando da via Brisa e i suoi resti del Palazzo Imperiale, per arrivare a dei giardini meravigliosi e sconosciuti in via Santa Marta...un percorso davvero unico che vi invito a scoprire, se e quando ne avrete la possibilità prima o poi!
Scoprire delle vie di Milano che non conoscevo, ritornare un pò adolescente e respirare l'atmosfera delle gite di classe, assaporare il calore del sole in una tiepida giornata di primavera, riuscire a stare mano nella mano con mio marito senza avere in mano un ciuccio, vagare e fotografare ciò che più mi ispirava...beh è stato un toccasana per me, per il mio essere compagna e non solo "mamma dei tuoi figli"all'interno della coppia, per il nostro essere marito e moglie, per il nostro essere noi...
Eccolo qui, quindi, il nostro FuoriSalone, niente di trascendentale o mondano, ma è stato un momento solo nostro e sono momenti che cercheremo di ritagliarci appena possiamo!

lunedì 20 marzo 2017

Auguri Papà

(Pic dal web)

Perchè in realtà è già il giorno dopo e siamo anche già in primavera ma riesco solo adesso a sedermi e dedicarmi a questo blog...che mi manca da morire e ne avrei una marea di post da scrivere ma il tempo scorre e sfugge...e allora, dato che mi sento un pò in colpa perchè è il primo anno che non sono riuscita ad architettare nulla da regalare al papà dei miei splendori perchè il virus gastrointestinale si è impossessato di questa casa, cerco di rimediare con una bellissima sviolinata qui...
Si, perchè alla fine in questi giorni sbraito, urlo, faccio la moglie rompicazzo, ma penso che  un papà come quello di Castorino e Datterino non si trovi facilmente e non solo perchè è mio marito...
E il mio G è diventato papà già quando quel primo test di gravidanza 5 anni fa è virato sul positivo, è diventato papà quando con i suoi occhioni grandi mi guardava con tutto l'amore che aveva in corpo e mi teneva la mano quando le contrazioni non mi davano tregua, è diventato papà quando prima con uno e adesso con due si sveglia tutte le mattine e da solo li lava, li veste, prepara la colazione e li porta a scuola quando io sono la lavoro, è diventato papà quando varca la porta di casa sempre con un sorriso da donare ai suoi gioielli anche se la giornata è stata pesante o è andata male, è diventato papà quando nei miei weekend lavorativi si organizza la giornata e loro tre da soli diventano i tre moschettieri e sono uniti più che mai...
Posso fare le pulci al mio G per mille cose: per la caffettiera che lascia immancabilmente ogni mattina nel lavandino, per la pattumiera che rimane lì e devo sempre ricordare di svuotare...ma su una cosa non troverò mai un difetto: è un ottimo padre, presente, sorridente, divertente, mette sempre i suoi bambini al primo posto, sempre...e quello che più mi fa stare tranquilla e che mi rincuora, anche se potrebbe sembrare triste o cupo, è il fatto che se la sa cavare con loro anche senza di me...questo mi rende orgogliosa di lui all'ennesima potenza e allo stesso tempo serena e felice!
Quindi...auguri papà G!

venerdì 10 febbraio 2017

"Shaking like a polaroid picture"

(Pic dal web)

Shakerata, frullata, omogeneizzata...non trovo altre espressioni ma il senso è questo.
Dopo una settimana di ripresa la sensazione è questa: mi sento perennemente sul "calcio in culo", avete presente? la giostra delle nostre serate tamarre di fine estate alla fine degli anni '90?...che appena scendi non capisci se devi vomitare o se vuoi fare un altro giro...la cosa che più odio è che la giornata mi sfugge, scappa e non me ne accorgo e la cosa che mi da ancora più fastidio è che mi sembra di fare a ripetizione le stesse cose, e non voglio, non voglio che la routine prenda il sopravvento, non voglio che per colpa della stanchezza inizio ad abbandonare interessi,passioni...e quello che più mi fa male è che non voglio abbandonare le persone, le persone a cui tengo, non voglio lasciarle "indietro"...a partire dai miei figli e da mio marito...Avrei un sacco di desideri in questo periodo, sono felice e sto bene eh, ma vorrei che le giornate durassero di più, che non fosse tutto una corsa incessante, un incastro che manco Tetris era a questi livelli...che fatica ragazzi, che fatica e nessuno me lo aveva mai detto prima!
Attenzione, non è una lamentela la mia eh, sono solo considerazioni, e pensieri buttati qui...perchè so che qualcuno li legge e so che siamo in tanti a pensarla così..Dicevo che avrei tanti desideri: vorrei che le giornate durassero di più, vorrei che la giornata al nido di Datterino durasse cinque secondi così che potrei godermelo io tutto il resto della giornata, vorrei che i momenti pre-nanna con il Castorino a scambiarci coccole bacini e confidenze non finissero mai, vorrei che i pranzi rubati sola con mio marito fossero più frequenti e che non capitassero una volta ogni tanto, vorrei non dover timbrare un badge per lavorare ma non perchè non ami ciò che faccio, anzi, ma perchè ogni tanto mi sta stretto, vorrei poterlo fare in altro modo...vorrei vorrei...Natale è appena passato ma la lista dei desideri si è già ricreata...Mi sto destreggiando abbastanza bene, ma da me stessa, come sapete se mi conoscete un pochino, pretendo tanto e sempre di più, perchè voglio cercare di arrivare ovunque e da chiunque!Se posso e se riesco, è più forte di me!So che è questione di equilibri e che tutto si riassesterà e tutto troverà il suo posto e il tempo lo troverò, come sempre, per poter realizzare tutto quello che più amo e desidero...o, almeno, mi autoconvinco che sia così...e quindi, non si molla!Mai!

lunedì 23 gennaio 2017

-8


8 giorni e ormai ci siamo, 8 giorni e si riparte, 8 giorni e lascerò la mia splendida e confortante bolla di sapone, 8 giorni e si ritorna alla routine, 8 giorni e la frenesia che è sempre di casa sarà ancora più amplificata, 8 giorni e le mattinate lente saranno un ricordo, 8 giorni e il badge tornerà ad essere il mio migliore amico,8 giorni e ricomincerò a preparami i vestiti la sera prima così da non svegliare nessuno, 8 giorni e ricomincerò a cantare come una pazza in macchina durante il tragitto casa-lavoro,8 giorni e ritroverò i sorrisi caldi delle mie colleghe, 8 giorni e sentirò ancora quei suoni, quei silenzi e quelle grida di dolore misto a gioia e liberazione, quei suoni che se sei un'ostetrica ospedaliera fatichi a scordare e ti mancano come l'aria...almeno per me è così.
Ho voglia di tornare, ho voglia di ricominciare, non riuscirei a stare a casa completamente, non riesco, non ho la stoffa, certo avrei milioni di cose da fare e che vorrei fare, ma ho "il mal di sala parto" e il richiamo dei travagli è forte e ancora non riesco a liberarmene...ho tante paure però: di concedere meno ai miei figli, di non riuscire ad arrivare ovunque, di perdermi qualcosa di loro, di noi...ci vorrebbe un lavoro che concili tutto...almeno una riduzione d'orario...fino ad aprile l'avrò perchè rientro in "orario allattamento" e quindi avrò un rientro soft, ma poi...tutto cambierà e le paure di prima incomberanno sempre di più e questo mi spaventa!
8 giorni...e sono a casa da un'infinità, un'infinità che è volata, se penso all'anno scorso che in questo periodo ero col pancione!!!Una vita fa ormai!
8 giorni e cerco di godermi i miei bimbi, il piccolo è a casa malatino e me lo godrò sicuramente!
8 giorni e tutto ricambia un'altra volta, gli equilibri si "squilibrano", i cambiamenti si affrontano e ancora una volta cercherò di dare il meglio di me, con le mie pecche, sicuramente, ma non abbandonerò la positività e la voglia di fare, che è uno dei tanti buoni propositi per quest'anno...
Rileggendo i vecchi post, prima di rientrare dopo la maternità del Castorino avevo dedicato tutta la settimana precedente a fare qualcosa di diverso ogni giorno...questa settimana non credo di riuscirci dato che ho il Monchichi con me ma ci proverò, al limite del possibile!
-8...aiuto!

giovedì 12 gennaio 2017

Amarsi un pò

Amarsi un pò e coccolarsi ogni tanto...

Vi siete mai chiesti quanto vi volete bene?Quanto vi rispettate?
Sto meditando su questo argomento da qualche giorno, da quando io e mio marito siamo venuti a conoscenza di come il mio figlio più grande, per paura di dire no e, per come è fatto, di far soffrire, si faccia "strattonare"da un suo amichetto a mo' di cagnolino mentre giocano.
Ecco, a parte venirmi un groppo alla gola e volere spaccare qualcosa quando ho assistito alla scena...ho lasciato da parte per un attimo "il cuore" e le emozioni e ho riflettuto un pò con mio marito su cosa fare per spiegare a nostro figlio che il rispetto è necessario non solo verso gli altri ma anche verso se stessi.
E' stato il momento buono anche per lavorare su di me, per capire quanto mi voglio bene e quanto mi faccio rispettare dagli altri e parlo in ampio spettro e in tutti gli ambiti.
Cosi sono arrivata al dunque: di base sono una persona che tutti descrivono come forte, ed è a grandi linee così, a volte, forse, un pò troppo forte e nella maggior parte dei casi me ne rendo conto e faccio un passo indietro, sotto sotto sono anche fragile però e, specialmente in questioni d'amore, di famiglia e di amicizia prendo tutto molto sul serio, a volte anche troppo, e mi rendo conto di dare dare dare e ancora dare agli altri, a tutti, trovando forze e risorse che nemmeno immagino, ma lo faccio perchè sento di farlo, perchè voglio farlo, perchè ci tengo a farlo.
Molto spesso questi sforzi e queste fatiche vengono notate, altre volte no...altre volte non vengo rispettata per questo, non vengo considerata, non vengo amata...dico questo non per rivendicare qualcosa o altro: io sono fatta così e non credo di riuscire a  cambiare, ahimè, però si possono fare buoni propositi, e quest'anno voglio volermi più bene, in tutti i sensi, ma in particolar modo nei rapporti con le persone.
Sono stanca di ricevere porte in faccia, di essere trattata con poco rispetto appunto! Come ho detto prima probabilmente non cambierà nulla perchè sono fatta così: un pò come i cioccolatini Lindt con la parte esterna dura ma l'interno morbido e continuerò a sbattere la testa e dare mille seconde occasioni alle persone, però cercherò, almeno, di farmi rispettare e di smettere di farmi "strattonare".
Proprio come stiamo cercando di far capire a nostro figlio: si può essere amici di tutti e volere bene a tutti ma quando qualcuno ti "strattona"che sia fisicamente, che sia emozionalmente non è cosa buona...bisogna volersi bene, amarsi per poter amare gli altri e, in alcuni casi, riuscire a dire qualche no. Come mi ha detto una cara amica una volta: "le persone cambiano, va preso il buono di ognuno per quello che in quel momento della vita ti riesce ad offrire" e condivido appieno, anche se a volte fatico ad accettarlo, perchè ci rimango male e prendo le cose troppo col cuore e nella maggior parte delle occasioni rimangono troppi "perchè" in sospeso. Volersi bene significa, a volte, essere un pò egoisti che è un atteggiamento che non mi calza proprio bene ma che devo imparare ad indossare un pò di più!
Buon giovedì e voletevi bene!

lunedì 9 gennaio 2017

Sono una mamma (anche), non sono una Santa

Non sono io, decisamente!(pic dal web)

Ore 9 rientro in casa dopo aver portato entrambi i bimbi a scuola, stiamo facendo le "prove"per il mio rientro al lavoro e stiamo calcolando un pò i tempi per la sveglia, preparazione e vestizione di un 4enne e un 8 mesenne, colazione etc etc etc...dicevo, rientro in casa e un rumore nuovo mi assale e coccola le mie orecchie: è il rumore del SILENZIO...questa strana parola che in queste due settimane e più di vacanze non è mai esistita!
I rumori che regnavano erano pianti durante il 90%della giornata imputabili quasi sempre a Datterino che è un frignone patentato in questi ultimi tempi: saranno i denti malefici, sarà un pò il suo carattere, sarà il suo essere mammone...chi lo sa?!Oltre al pianto c'erano le urla e i "no" del Castorino che negli ultimi giorni era annoiato e scoglionato e chiedeva ogni due per tre quando si tornava a scuola (e posso capirlo), i battibecchi con mio marito perchè la convivenza lunga e costante a volte genera delle scintille che scoppiano solo, a dire la verità, per le cagate ma che diventano discussioni lunghe ed asfissianti, con musi lunghi e ripicche...direte "ammazza che vacanze e che allegria!"beh ma ci sono stati anche altri bei suoni per casa: le risate di tutti e 4, la musica, la mia voce che leggeva libri al Castorino facendo "le voci" che adora tanto, le parole delle ninna nanne cantate al Datterino...insomma ci vogliamo bene, tranquilli, ma sarei un'ipocrita nel dire "Oddio oggi è ripresa la scuola dei miei bambini, ho il cuore spezzato"no, non è così. Vi dirò di più, quando mi è arrivato questo messaggio sul telefonino l'altro giorno ho temuto il peggio: "Lunedì scuole chiuse causa maltempo qui sotto la lista delle scuole che aderiscono alla chiusura http://m.memegen.com/j7i1tv.jpg "
Per fortuna era solo uno scherzo, però mi ha fatto riflettere e mi ha fatto ammettere una cosa importante: sono una mamma (anche e non solo direi) ma non sono affatto una santa, e non lo voglio nemmeno diventare!!Sono stati 8 mesi abbastanza faticosi, il Datterino mi ha messo molto alla prova con i miei nervi, la mia pazienza, il mio sonno, la mia voglia di fare tante cose spesso bloccata perchè i suoi bisogni vengono assolutamente prima...insomma, non è stato semplice!
Quindi adesso mi godo le mattinate di silenzio, le mattinate in cui mi dovrò riorganizzare e reinventare perchè il rientro al lavoro è imminente, mancano solo tre settimane ormai e me lo concedete che almeno le mattine me le godrò?Non mi sento nè cattiva, nè una cattiva mamma per questo, magari saranno mattine trascorse a fare bucato e a sistemare cassetti del bagno,o magari le trascorrerò ballando come Meredith e Christina quando sono tristi,ma saranno mattine mie,mie, tutte mie!!!!

domenica 1 gennaio 2017

Di Feste Ormai Passate



I nostri fuochi d'artificio ieri notte
Ed eccomi di fronte ad una pagina bianca, calza a pennello nella giornata di oggi: il primo gennaio, la prima di 365 pagine da scrivere, come ho letto da qualche parte!
Le feste sono quasi passate e rimane in me, come sempre, una strana e fastidiosa sensazione...perlopiù è malinconia, perlopiù è tristezza e queste emozioni emergono per le motivazioni più svariate: le luci che addobbano casa che tra qualche giorno dovrò togliere, le tazze e i piatti natale che cambierò con quelli di sempre, l'odore di zenzero e vaniglia che si sparge in casa quando preparo i biscotti di natale che non si sentirà più, mia sorella che ho salutato oggi pomeriggio e che rivedrò non prima di 4 mesi, le cene che sanno di festa a casa dei miei genitori con i bimbi che corrono in giro e non si capisce nulla che non saranno più incasinate e i partecipanti al tavolo saranno ridotti, e poi i tanti cambiamenti in arrivo il nido di Datterino che riprende, i momenti che passerò con Castorino che sarà sempre meno e il mio ritorno al lavoro che si fa imminente e mi mette già ansia!!
Io non so perchè sono fatta così strana e mi complico sempre la vita e, come ho letto da qualche parte poco fa, ho il superpotere di rovinare tutto per paura di rovinare tutto...e mi faccio prendere ogni tanto dallo sconforto e dai pensieri tristi che pian piano finiscono per attanagliarmi l'animo!
Elenco di buoni propositi per il nuovo anno trovato in rete

Perciò, dato che è il primo giorno dell'anno e si fanno sempre buoni propositi, devo imparare a godermi tutto e saper che tutte le cose belle non possono durare all'infinito, ma vanno gustate e apprezzate proprio per questo!E, quindi, mi godrò da domani questa ultima settimana di vacanza insieme alla mia famiglia e mi godrò ancora di più questo ultimo mese prima dell'ennesimo cambiamento e della nuova routine al lavoro...
Che dirvi di questi giorni di festa e di questo dicembre?Ho fatto tanto, ho amato tanto, ho cucinato tanto, ho visto tanti volti amici, ho festeggiato tanto, ho mangiato tanto, ho riso tanto e io e mio marito ci siamo pure riusciti a ritagliare una mattinata insieme per il nostro anniversario ieri andando ad una mostra...non posso chiedere di più...ho tutto quello che voglio, sono grata e felice e mi auguro che il 2017, seppur più faticoso, saprà regalarmi momenti indimenticabili come il 2016...
Uno dei momenti che ci siamo regalati ieri io e mio marito