martedì 30 giugno 2015

Ultima Settimana di Nido



Il Castorino entra al Nido per l'ultima volta

Ed eccomi qui, appena rientrata in casa, dopo aver salutato "per l'ultima volta"le educatrici del nido di mio figlio...
Ma iniziamo con ordine: settimana scorsa è stata l'ultima settimana di Nido di mio figlio!!Cioè l'ultima di tutta la sua vita!!!Un percorso già concluso...e questo mi ha fatto riflettere e ho pensato: "cavolo, così piccolo e ha già concluso una tappa importante della sua vita!"
Il tutto, ovviamente, mi ha rattristata e mi ha resa malinconica...dopo che vivi per tre anni in un luogo, in questo caso il nido appunto, dove lasci tuo figlio per la maggior parte del giorno e dove vedi che lui è sereno e felice e ritieni, quindi, che questo posto sia degno della tua fiducia...bhè, non è facile staccarsene e penso che non me ne staccherò mai completamente, un pezzettino del mio cuore rimarrà lì.
Non so come descrivervi il senso di gratitudine che provo per le educatrici del mio Piccolo: ha iniziato questo percorso quando a mala pena stava seduto e non gattonava nemmeno ed ora è un bimbo grande, chiaccherone, pieno di vita e di curiosità!Il contributo di questi angeli è immenso!Io sono più che soddisfatta di questa decisione, è stata sofferta inizialmente: non è semplice affidare il proprio figlio a qualcuno che non è nessuno per te!
Ma la loro professionalità, il loro sorriso, la loro disponibilità ha reso tutto molto più semplice e di facile accettazione e più il tempo passava più l'affetto nei loro confronti è cresciuto!
Il bigliettino che gli ho lasciato!

Lunedì, sfortunatamente, avevo il turno di mattino e non ho potuto vedere il Castorino e augurargli un buon inizio di ultima settimana, così gli ho lasciato un biglietto sul tavolo dove facciamo colazione e mio marito glielo ha letto da parte mia scatenando i suoi mille risolini intimiditi!!
Io, oltre al biglietto, mi sono "limitata" a scattargli una foto mentre dormiva...e a godermi queste sensazioni ed emozioni, per non perdermi nulla!!!
Foto scattata alle 5.30 del mattino!
Venerdì, invece, non essendo andata a prenderlo perchè avevo il turno di pomeriggio ho posticipato i saluti ad oggi appunto...Le lacrime sono scese, inevitabilmente, a tutte e tre...è vero saranno nell'edificio di fronte alla Scuola Materna del Piccolo l'anno prossimo, saranno vicinissime...ma non sarà più la stessa cosa!Auguro a tutte le mamme che portano i loro bimbi al nido di trovare un ambiente così caldo, dei sorrisi così veri e una professionalità così impeccabile...tutto questo io l'ho trovato ed è per questo che, secondo me, il distacco diventa così difficile!
A settembre l'inizio di una nuova avventura ma con V e M sempre nel cuore del Piccolo, mio e di mio marito...
Grazie!Fate un lavoro meraviglioso e colmo di passione!Vi ammiro tanto!



“La massima parte di ciò che veramente mi serve sapere su come vivere,cosa fare e in che modo comportarmi l'ho imparata all'asilo.
La saggezza non si trova al vertice della montagna degli studi superiori bensì nei castelli di sabbia del giardino dell'infanzia.
Queste sono le cose che ho appreso:
dividere tutto con gli altri,
giocare correttamente,
non fare male alla gente,
rimettere le cose a posto
sistemare il disordine
non prendere ciò che non è mio
dire mi dispiace quando faccio male a qualcuno
lavarmi le mani prima di mangiare
condurre una vita equilibrata: imparare qualcosa, pensare un po' e disegnare, dipingere, contare, ballare, suonare e lavorare un tanto al giorno
fare un riposino al pomeriggio
essere consapevole del meraviglioso: ricordare il seme nel vaso: le radici scendono, la pianta sale e nessuno sa veramente perchè, ma tutti siamo così
i pesci rossi, i criceti, i topolini bianchi e persino il seme nel suo recipiente: tutti muoiono e noi pure
non dimenticare, infine, la prima parola che ho imparato, la più importante di tutte: guardare”
R. Fulghum

venerdì 19 giugno 2015

La nostra domenica

Ormai due settimane fa (come vola il tempo!!!), approfittando del fatto che avevamo una visita prenotata  per il Piccolo e dato che avevo lavorato tutto il weekend, mio marito si è preso il lunedì di ferie e abbiamo passato un'intera giornata tutti insieme facendo finta fosse domenica...la nostra domenica!
E così, prima di andare alla visita, ci siamo immersi nella nostra città, andando a rivedere luoghi che, grazie all'Expo, sono stati "rivalorizzati".
La Darsena
E ci siamo ritrovati, sotto un bel sole tiepido di giugno, a passeggiare lungo la ormai famosa, almeno da queste parti,  Darsena inaugurata ad aprile!Si sa, il fatto che ci sia un "corso d'acqua" anche se non è il mare, anche se non è il lago regala sempre quella bellissima sensazione di evasione e a noi ha dato veramente l'impressione di non essere nemmeno a Milano!Il Castorino si è divertito un sacco a toccare le enormi installazioni artistiche di lumache ed uccellini colorati, opera del Cracking Art Group, ad attraversare il ponticello sopra il Naviglio e ad osservare le alghe che ondeggiavano sul fondale.
Gli Uccellini lungo la Darsena
Da lì abbiamo raggiunto il Mercato Comunale, anch'esso riqualificato, dove abbiamo bevuto un ottimo frullato di frutta e dove, tristemente, abbiamo notato che il locale dove volevamo pranzare: i Mangiari di Strada, proprio quell'unico giorno, era chiuso!!!
Ma siamo riusciti in questo modo a scoprire il Mercato Metropolitano, un vero e proprio mercato, molto american style (mi ricordava molto Whole Food a New York) che si estende su ben 15.000 mq ed è un vero tripudio di colore e di cibo: cibo di tutte le qualità e per tutti i gusti!Insomma sono accontentati tutti: i vegetariani, i carnivori, i pizzomani, i pastomani!!
Il Mercato Metropolitano

Il mio super fritto misto!

Io mi sono gustata un ottimo fritto misto di mare, mio marito una tagliata fumante e il Piccolo un classico piatto di pasta al pomodoro...certo, non ad un prezzo bassissimo ma, per una volta, si può anche fare!
Inoltre, ho scoperto che di sera ci sono eventi musicali e nella zona dell'anfiteatro si tengono dei seminari con il cibo che fa da tema principale, ovvio.
Dopo la visita il nostro tour è terminato nella meravigliosa Piazza Gae Aulenti, il luogo più innovativo, architettonicamente parlando,del quartiere Isola, un quartiere diventato molto modaiolo!
Piazza Gae Aulenti

Insomma arrivati a casa eravamo stanchi morti e con i piedi enormi, ma felici di essere riusciti, come poco spesso sfortunatamente facciamo, ad essere "entrati" nella nostra città e di essercela goduta insieme!
Vi consiglio, quando potete, di immergervi nel cuore delle vostre città e di riscoprire luoghi che magari non vedete da un pò o di cercare posti nuovi camminando anche solo a caso...è una cosa che ho sempre adorato fare e penso che faccia bene ai nostri figli!


sabato 6 giugno 2015

"Ma poi ricrescono, vero?!"

Se siete di Milano e dintorni: benvenuti all'Inferno!Da un paio di giorni il caldo ha invaso la città e per cercare di ridurre gli effetti collaterali l'altra sera io e mio marito ci siamo improvvisati i nuovi Aldo Coppola e ci siamo messi a tagliare i capelli al Piccolo!
Non era la prima volta che tagliavamo la sua massa di ricci biondi, è la seconda estate, ma diciamo che quest'anno è un bel pò più consapevole il ragazzo e convincerlo non è stato proprio così semplice!
Il Castorino non è proprio amante dei rumori forti e fastidiosi e la macchinetta tagliacapelli, in questo, non è stata molto d'aiuto: abbiamo perso mezz'ora a tentare di spiegargli che il rumore non era collegato a nulla di diabolico...ma senza risultato!In più non era proprio predisposto al taglio in sè, voleva tenere i suoi ricci!
Alla fine la scena era questa: io seduta sul bordo vasca con il Piccolo piangente in braccio e mio marito con la macchinetta in mano che lanciava ricci biondi ovunque!!
Dopo mezz'ora di tortura per tutti, con il caldo asfissiante e i capelli di mio figlio appiccicati ovunque, finalmente abbiamo terminato il calvario e l'abbiamo tranquillizzato togliendogli di dosso tutti i fastidiosissimi capelli punzecchiosi con una bella doccia...piano piano, poi, è uscito dal bagno ed ha incontrato di fronte a sè lo specchio dell'anticamera e, vi giuro, con gli occhi velati di lacrime, mi guarda e con la sua sincerità disarmante mi chiede: "Ma poi...ma poi...ricrescono vero?" ed io, rimandandomi indietro il magone che mi si stringeva in gola, gli ho risposto: "Si amore mio, ricrescono ricrescono!"
Ovviamente mi sono tenuta il riccio più biondo che aveva, da buona mammà poco sentimentale quale sono!
Cosa abbiamo imparato da questo?Che sicuramente l'anno prossimo non saremo noi genitori gli artefici del dispiacere di nostro figlio nel tagliare i capelli e che saremo lieti di donare questo fardello ad un parrucchiere!