I tuoi figli non sono figli tuoi
Sono figli e figlie della vita stessa
Tu li metti al mondo ma non li crei.
Sono vicini a te, ma non sono cosa tua.
Puoi dar loro tutto il tuo amore,
ma non le tue idee.
Perche’ loro hanno le proprie idee.
Tu puoi dare dimora al loro corpo,
non alla loro anima.
Perche’ la loro anima abita nella casa dell’avvenire,
dove a te non e’ dato di entrare,
neppure col sogno.
Puoi cercare di somigliare a loro
ma non volere che essi somiglino a te.
Perche’ la vita non ritorna indietro,
e non si ferma a ieri.
Tu sei l’arco che lancia i figli verso il domani.
(Khalil Gibran)
Non so perchè ma oggi ho in mente questa poesia, che io ho sempre adorato fin dalla adolescenza.
Ricordo di averla scritta a mano su un cartoncino e di averla appesa nella mia stanza, l'avevo messa in un posto bello evidente proprio perchè volevo che i miei la leggessero.
Erano i periodi della "lotta contro i genitori", dell'andare sempre contro quello che dicevano e di far capire le mie ragioni e questa poesia mi sembrava che esprimesse la mia visione al meglio.
Oggi la leggo da mamma e mi sembra ancora più vera!
E' difficile, lo ammetto, perchè ora vedo in Castorino un essere piccolissimo indifeso che ha tanto bisogno di me...ma non sarà sempre così, ad un certo punto dovrò lasciarlo andare...ne sarò in grado?Siamo in grado noi mamme di lasciare andare i nostri figli?
Io lo spero, voglio immaginarmi tra un bel pò di anni e mi voglio vedere una mamma presente sempre disponibile ma che lascia respirare e sa dare libertà!
Ripeto non so perchè mi frullano in testa questi pensieri...oggi va così!
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