Ho riflettuto per un paio di giorni e ho fatto sedimentare la rabbia e lo schifo che ho provato quando ho letto questo articolo di Feltri.
Donne e non solo madri vi invito a leggerlo!
In sostanza l'articolo parla del gap che esiste tra stipendio della donna e stipendio dell'uomo e sis ostiene che questo gap sia da imputare al fatto che gli uomini lavorano di più e che se vogliamo guadagnare di più anche noi donne, non solo dobbiamo lavorare di più, ma anche non assentarci per futili motivi, primo tra questi: la gravidanza per l'appunto.
Il genio scrive infatti: "...succede che le ragazze si sposino e mettano al mondo dei figli..."è vero, siamo nel 2018 ed esiste la procreazione assistita ed una potrebbe far figli per i fatti suoi ma, nella grande maggioranza dei casi,i figli si fanno in due, è una scelta della coppia cercare di diventare genitori, è la manifestazione dell'amore di quella coppia, se vogliamo vederla nel modo più romantico possibile, non è che "succede" e basta!
"...Le mamme sono loro e non possono delegare i mariti e i compagni a partorire...bisognerebbe dotare gli uomini di utero e le donne di pene, cosa impossibile..."no caro Feltri, non potreste mai, voi uomini, sopportare i cambiamenti della gravidanza, il travaglio, le contrazioni, le visite durante il travaglio, le spinte durante il periodo espulsivo...non sareste in grado, non sopportate nemmeno il raffreddore, figuriamoci un travaglio!
"...le donne che pretendono di avere lo stesso stipendio degli uomini hanno una sola via d'uscita: evitino di sposarsi e di diventare madri ad ogni costo..." questa parte dell'articolo è quella che più mi ha fatto incazzare, scusate i francesismi, quella che mi ha scatenato un moto dentro che non avete idea!
Madri ad ogni costo?!
Che ne sai Feltri di tutte quelle mamme che passano le pene dell'inferno per riuscire ad avere una gravidanza?che ne sai di tutte quelle visite a cui sono sottoposte, di tutte quelle punture di ormoni che sono costrette a subire, non per un capriccio, come pensi tu, non per mettere una X sul tabellone alla voce Maternità, ma perchè pensano che diventare madri sia un valore aggiunto alla propria vita, perchè non vedono l'ora di occuparsi del loro bambino, di tenerlo in braccio e di accudirlo?
Che te lo dico a fare, Feltri?
Che ne sai della gioia che ti scoppia nel cuore appena i tuoi occhi incontrano gli occhi di tuo figlio ancora umidiccio e spaesato appoggiato sul tuo ventre dopo il parto?Che ne sai dell'odore che hanno i neonati che annusarli ti crea una dipendenza che non avresti mai pensato di provare?che ne sai dell'orgoglio immenso che si prova quando tuo figlio inizia a camminare e a chiamarti "mammmma" con incertezza?che ne sai di quanto sia difficile lavorare e tenere il passo con tutto ciò che cambia nel tuo lavoro ma nello stesso tempo vuoi aggiornarti perchè adori fare la mamma ma adori anche il tuo lavoro?che ne sai di quanto sia difficile difendere la propria maternità sul posto di lavoro, specie se è un ambiente prettamente maschile, dove tutti ti ostacolano o ti fanno mobbing?che ne sai tu di quanto sia difficile lavorare, badare ai figli facendo i salti mortali per essere presente il più possibile, stare dietro alla casa e al marito/compagno?che ne sai di tutte quelle madri sole che si occupano dei figli da sole e possono contare solo sulle proprie forze?
Non ne sai niente appunto...ma io sono fiera di essere madre e contenta di avere due figli maschi per poterli crescere il più lontano possibile da queste mentalità sessiste e retrograde, onorata e felice di poter trasmettere i valori veri ai miei figli come il rispetto per tutti e in primo luogo verso le donne!
Come siamo ancora vecchi e stantii nelle mentalità e questo mi fa tanta tanta paura...
E allora guardo le primi scritte di mio figlio e sorrido perchè mi vede carina e penso che una gioia così e un amore così, caro Feltri, ti riempiono il cuore e ti fanno sentire viva e felice di fare tutto quello che fai...persino di prendere uno stipendio più basso, seppur ingiusto, ma che te lo dico a fare?
Come mi vede il Castorino! |