La settimana scorsa credo sia stata una delle più pesanti e lunghe della mia vita,una settimana che ha messo a dura prova i miei nervi, la mia pazienza, le mie convinzioni sull'essere una brava mamma...non sono esagerata, e vi sto davvero aprendo il mio cuore...la ricetta è la seguente: unite un bimbo di quasi 4 anni con la brutta influenza che ci sta attanagliando da qualche settimana in quel di Milano, amalgamate con una mamma gravida in preda agli ormoni e agli sbalzi d'umore repentini rinchiusa in casa con lui per curarlo, mescolate il tutto con alte dosi di nervosismo, claustrofobia, capricci che ti fanno seriamente irritare e la torta è fatta!
Premetto, chi di noi non ama incondizionatamente il proprio bambino?è una cosa veramente automatica e di certo anche in quei momenti questo sentimento c'era...però non ci hanno mai detto di quanto possa essere difficile fare la mamma, a volte, specie in situazioni "estreme"come questa...non è davvero semplice destreggiarsi h24 con un esserino che vi tiene totalmente imbrigliata, che non vuole fare nulla con nessun altro fuorchè voi, che vi dorme addosso per una settimana intera di giorno e di notte, che non vuole nemmeno farsi versare l'acqua nel bicchiere dal papà perchè lo deve fare la mamma, perchè i libri li deve leggere la mamma, perchè il bidet dopo la cacca lo deve fare solo la mamma, perchè lo deve vestire solo la mamma il tutto intervallato da picchi di febbre alta che lo rendono un cadavere ma la mamma deve stare li accanto a lui...questa è stata la mia settimana e, ripeto, ho fatto tutto con amore...ma ogni tanto ho vacillato...ho vacillato perchè mi mancava il respiro, ho vacillato perchè di fronte a certe urla e capricci che continuo a non capire mi sono detta: "Ma come farò con un altro?ne sarò capace?"...e non lo nascondo, ogni tanto, mi rintanavo in bagno dove il mio accappatoio di fiducia mi aspettava per essere stritolato un pò e per assolvere alle sue funzioni di capro espiatorio ai miei "attacchi di crisi"...
Poi sono arrivata a giovedi sera, ho guardato mio marito appena rientrato in casa dopo il lavoro e gli ho detto: "io esco ho bisogno di aria, vado al cinema da sola...mi devo ossigenare" e lui mi ha risposto: "certo che si!"
E così ho fatto: con l'altra prole che porto in grembo abbiamo fatto questa pazzia e siamo andati al cinema, per la prima volta "da sola"...mi sono sentita una madre degenere perchè ho lasciato a casa mio figlio così dipendente da me e febbricitante?può essere...ma solo all'inizio...quell'ora e mezza mi è servita a riprendere fiato dopo 4 lunghi giorni chiusa in casa e mi ha evitato di diventare la Franzoni... quindi lo rifarei!Sto imparando a stemperare un pò i miei sensi di colpa: siamo delle brave mamme comunque anche se, una volta ogni tanto, ci prendiamo un'ora per noi...l'amore per i nostri figli non cambia, anzi, ci aiuta a riprendere fiato, a riprendere energia e stare accanto a loro al meglio...quindi quando non ce la si fa più imparare a chiedere aiuto sempre!
Sul chiedere aiuto non posso che appoggiarmi a mio marito è il primo che mi supporta e mi da una mano e non mi fa perdere mai le certezze anche quando vacillano e sono fortunata ad averlo...certo ci sono anche i familiari, i genitori...ma visto che il figlio l'ho fatto con lui è con lui che devo risolvere le cose ed affrontarle!E spero possiate contare tutte su una persona così...l'appoggio del partner è davvero importante...e quando non c'è beh i familiari, i nonni, gli amici vengono in aiuto sicuramente!
Quindi impariamo un pò a scrollarci di dosso i sensi di colpa...ne sopportiamo già troppi..aiutiamoci di più e daremo il meglio sicuramente!
Il film che ho visto giovedi |